IL COMANDANTE
Ha la responsabilità del mezzo e dei passeggeri. E' chiamato anche skipper,
conduttore, ... E' sempre il responsabile di tutto quello che avviene e deve
risponderne civilmente e penalmente.
I DOVERI DEL COMANDANTE
Il principale dovere del comandante è quello di prestare soccorso, senza
mettere in pericolo l’incolumità dell’equipaggio o l’imbarcazione. Vediamo
ora i principali doveri prima, durante e al ritorno dalla crociera:
PRIMA: controllare l'efficienza del mezzo (i propulsori a motore e a vela),
dotazioni di bordo, bollettini meteo sui vari canali come radio, internet,
televideo, comunicare la propria partenza, curare l'approvvigionamento di
viveri e d'ACQUA(molto importante), spiegare agli ospiti le norme basilari
utili in caso di necessità, come il funzionamento del VHF per l'emergenza e
l'accensione del motore, insomma le cose indispensabili.
DURANTE: prestare soccorso ad eventuali barche in difficoltà senza mettere
in pericolo la propria, come dettato dal codice marittimo e dal comune senso
civico. Mantenere l'armonia a bordo tra i passeggeri oltre che proteggere la
loro incolumità.
RITORNO: all'arrivo è necessario pagare quasi sempre per l'ormeggio e
presentare il documento della barca, quello del comandante e talvolta anche
di tutti i passeggeri, indicando sempre la provenienza e la destinazione
successiva.
I POTERI DEL COMANDANTE
NAUTICO: E' il più importante: bisogna seguire la navigazione, prendere le
decisioni, riportare posizione sulle carte.
DISCIPLINARE: in caso di diverbi o gravi tensioni con una parte
dell'equipaggio, si può eventualmente sbarcarne un membro garantendogli però
il rientro a casa. Prima di prendere la decisione sarebbe opportuno
consultarsi con gli altri membri. In questo caso si deve presentare alle
autorità marittime una DICHIARAZIONE DI EVENTO STRAORDINARIO CONTO PERSONE.
Una dichiarazione simile ha da realizzarsi anche il ritrovamento di altre
imbarcazioni abbandonate in mare ed altri eventi eccezionali o meno, come
incongruenze pericolose fra le carte nautiche rispetto ad una data zona di
mare.
CIVILE: tutti i poteri che normalmente a terra sono divisi fra le varie
autorità: giuridico, religioso, altri... Quindi teoricamente può dirigere un
processo e celebrare matrimoni. Questa è una vecchia norma ereditata da
esigenze del primo novecento.
LE AUTORITA’ MARITTIME
Hanno un andamento piramidale, e si tende spesso a confonderli chiamando
tutto indistintamente capitaneria. Sono ancora sotto il diretto controllo
della Marina Militare, e svolgono svariatissime funzioni, come Demanio,
sicurezza navigazione, leva, ecc... Si sta tentando una riforma in senso
anglosassone cercando di far sì che si possano occupare solo delle
operazioni di soccorso. A Roma si trova il COMANDO GENERALE CAPITANERIE DI
PORTO (COMGENCAPOR). Ogni regione ha poi un Ufficio direzionale marittimo (DIREZIOMARE)
in Sardegna situato a Cagliari, poi troviamo gli Uffici Compartimentali
Marittimi (COMPAMARE) con sede a Cagliari, Porto Torres e Olbia, abbiamo poi
gli Uffici Circondariali Marittimi (CIRCOMARE) con sede ad esempio ad
Alghero e La Maddalena, gli uffici Locali marittimi (LOCAMARE) che si trova
ad esempio a Fertilia, e infine, in pressoché in ogni porto le Delegazioni
marittime (DELEMARE). Ci sono svariate leggi che regolamentano la
navigazione in aree particolari, per adattare le leggi nazionali alle
situazioni locali. Sono le "ordinanze marittime", emanate dai vari enti come
i COMPAMARE che si avvalgono dei CIRCOMARE, dei LOCAMARE e delle
Delegazioni, inviano la loro richiesta alla Regione per conoscenza che la
invia al COMGENCAPOR a Roma per l'approvazione.
LO SCI NAUTICO
E’ definito da ordinanze marittime delle capitanerie. Deve essere praticato
ad almeno 200 metri dalla linea degli 1,6 di profondità, o linea batimetrica,
cioè la linea che unisce tutti i punti con la medesima altezza nel fondale
marino. Questo limite è fissato dalle coste piatte-basse, mentre per quelle
a picco è di 100 metri dalla costa. Per praticarlo è necessario conseguire
la patente nautica (anche se il motore è inferiore ai 40 CV ), ed bisogna
essere in due sul motoscafo. L'altro, abilitato ad operazioni di soccorso,
deve essere un esperto di nuoto. Il motoscafo deve avere un controllo e
volante ed uno specchio retrovisore convesso. Il cavo per il traino deve
essere galleggiante e di lunghezza maggiore di 12m. Inoltre deve essere del
tipo a sgancio rapido ed essere omologato dal RINA, come lo specchio. I due
a bordo del motoscafo devono indossare il giubbino regolamentare, che
permette di muoversi agevolmente.
GIRI DI BUSSOLA
La declinazione magnetica varia da prora a prora su ogni imbarcazione.
Quando la comprate si dice che è stata compensata, cioè è stata eseguita una
calibrazione da esperti periti. Sappiamo che l'ago magnetico può avere delle
piccole oscillazioni, e per limitarle si applicano dei magnetini sotto la
rosa. Questa aggiunta non riesce però ad annullare totalmente le
oscillazioni, e per conoscere le variazioni specifiche per ogni prora compio
i giri di bussola. La differenza tra i valori determinerà l'angolo di
differenza specifico. Per eseguire questi giri bussola si fanno rilevamenti
ogni 15°, rispetto ad un battello pneumatico o ad un parte
dell'imbarcazione, come in testa d'albero, sicuramente esente da queste
influenze. Se utilizziamo un battello pneumatico, o gommone, avremo cura di
eseguire l'operazione in una zona protetta, chiusa per grande parte, e in
quasi totale assenza di vento o mare, con il tender legato molto vicino
all'imbarcazione, per non perdere l'allineamento delle due prore. Nelle
vecchie navi, sopratutto durante la seconda guerra mondiale era utilizzata
la bussola geoscopica, che fornisce i valori direttamente per il NV. Era
alimentata elettronicamente dai potenti motori delle navi, ed era di
dimensioni enormi. Il meccanismo era molto complicato. Avendo la nostra
tabella dei Giri di Bussola avremo cura di utilizzare il valore più vicino
al nostro valore di Prora Magnetica, quindi quello dello 0° gradi per angoli
vicini a 0°, quello di 15° per angoli vicini ai 15°, ecc... Se avessimo dei
valori situati quasi in prossimità del centro, come ad esempio 7°30'
dovremmo eseguire dei calcoli di interpolazione, però molto elaborati che
non sono pertanto richiesti all'esame. Abbiamo capito dunque, che tenendo
conto del campo magnetico di bordo, è come se navigassimo con un meridiano
bussola. La bussola installata a Prua si chiama Grafometro. La Bussola
comunemente utilizzata nelle imbarcazioni di diporto è a liquido, con i vari
magnetini per limitare la deviazione, dotata di un efficiente sistema
cardanico per mantenerla orizzontale ed è sempre presenta una linea di fede
per leggere i gradi. In alcuni casi esiste anche una scala laterale esterna,
che sfruttando il permanere in posizione orizzontale della Bussola ci dice
di quanti gradi siamo inclinati. Quando si accosta si dice che muove la
barca ed il mortaio, non la rosa magnetica che continua a puntare verso
nord. Il liquido di cui è riempita la bussola svolge diverse funzioni, fra
le quali mantenerla a temperatura costante, renderla più stabile,
frizionarla e diminuire l’attrito. E’ solitamente una miscela di acqua ed
alcool. Vediamo nella struttura uno stile con sotto il cappelletto,
collegato alla sospensione cardanica. Esistono bussole da parete o esterne.
L'ANCORAGGIO
L'ancoraggio minimo deve essere tre volte la profondità, quindi dovremmo
dare 3/5 volte i metri di catena che ci separano dal fondo. Così facendo la
catena si dispone come catenaria, ed in caso di maggiori sollecitazioni come
più vento avremo più catena ad impedire grossi spostamenti. Il fondo
migliore è solitamente fango compatto ed alghe, discreto invece quello
sabbioso, virtualmente ottimo ma ovviamente molto rischioso il fondale
roccioso, dove solitamente si usa il grippale, inserendo nel diamante una
cima. In caso di incaglio si cerca quindi di tirare l'ancora al contrario.
Rispetto alla conformazione della rada dobbiamo tenere conto del vento, per
andarcene o stare alla ruota. Fermandoci con una sola ancora si dice che ci
mettiamo alla ruota. In alternativa potremmo utilizzare due ancore forcate
(cioè due cime a 90° gradi), oppure pennellate con due ancore nella stessa
catena. La Grippa (grippale) è il sistema per disincagliare l'ancora con un
angolo diverso, spesso si usa un galleggiante, in particolare in caso di
fondo roccioso.
R.I.Na.
Il Registro Italiano Navale compie tre tipi di visite: controlli Iniziali,
al momento della costruzione e del varo dell'imbarcazione, controlli
Periodici, ogni cinque anni, e controlli Occasionali. Se ci troviamo in
difficoltà e ci viene prestato aiuto dai mezzi ufficiali è molto probabile
che la barca venga requisita fino a che non passi un nuovo controllo del
Rina. Le Capitanerie svolgono visite di controllo, per lo più dirette a
controllare lo stato delle dotazioni di bordo. Altri due enti sono
autorizzati al controllo oltre al Rina, che non ha più il monopolio, come
l'istituto Giordano.
VISITA INIZIALE Al momento della visita l'addetto controlla la struttura
dello scafo, a seconda dei materiali, in particolare durante la costruzione,
che si proceda con saldature a norma, ecc... Il motore ed il posizionamento,
il vano e la sua aerazione, l'accessibilità (per poter subito intervenire
sulle parti più usurabili in caso di guasti), dimensioni e peso, le staffe.
Ovviamente anche l'impianto elettrico, le luci, sentina e batteria. Oltre a
questo vengono verificati gli estintori (se la tipologia è adeguata al tipo
di imbarcazione), il numero ed il loro posizionamento. Viene utilizzato il
13b per la nautica.
VISITA PERIODICA Rinnova i controlli, e rilascia una licenza di navigazione
con la storia dell'imbarcazione, dove permane il nome del primo
proprietario. Le Annotazioni sicurezza riguardano le dotazioni di bordo,
adesso vengono controllate dalla capitaneria, dalla sezione responsabile del
naviglio.
VISITA OCCASIONALE Normalmente post-incidenti. O per esempio se desideriamo
cambiare il motore, dobbiamo far verificare che quello prescelto rispetti le
conformazioni e rispecchi il vecchio motore.
DOCUMENTI
I Natanti hanno un Certificato di stazza, che garantisce il rispetto delle
norme CE, fattibile anche dall'istituto Giordano. La Licenza di navigazione
comprende le Assicurazioni, sul motore ausiliario, con RC e certificato
d'uso. Altri documenti sono per le imbarcazioni, tassa di stazionamento (più
alta, che decresce con gli anni di iscrizione) e la licenza di navigazione.
Per andare oltre le 6 miglia il natante deve essersi (iscritto)
immatricolato al RID.
PUBBLICAZIONI
Ci sono due pubblicazione particolari: la 1050, concernente le zone
interdette alla navigazione e la 1111, pubblicazione con l'elenco dei
simboli e delle abbreviazioni della carta nautica. La STCWS del 78 indica le
dotazioni di bordo, la SOLAS 74 concerne la salvaguardia della vita umana in
mare, e la MARPO 73/78 regolamenta gli idrocarburi e lo smaltimento di
sostanza inquinanti. E importante anche in MANUALE DI SICUREZZA e il CODICE
DELLA NAVIGAZIONE, analogo a quello civile e penale.
SCAROCCIO E DERIVA
Il vento produce lo scarroccio, la corrente comporta la deriva. Calcolando
per un'ora i gradi da misurare per compensare queste due varianti non si ha
bisogno di ripetere il calcolo in seguito, in quanto tornando sulla rotta
originaria si ha nuovamente bisogno dei gradi corretti per mantenerla.
Bisogna tenere conto della velocità effettiva e della velocità propulsiva
dell'imbarcazione. Lo scarroccio comprende anche lo stato del mare, quindi
le onde. Volendo calcolare lo scarroccio in navigazione possiamo vedere
l’angolo formato dalla scia con la poppa, o lanciare una cima e compiere la
stessa procedura.
ORMEGGIO
Dobbiamo operare una distinzione tra le bitte e le galloccie. Sono entrambe
a forma di fungo. Le bitte permettono l'ancoraggio nelle banchine, alle
bitte d'ormeggio presenti sulla coperta. Le galloccie sono più in generale
quelle dove diamo volta alle varie manovre della barca. Gli Spring sono i
cavi che servono per raddrizzare la barca in banchina, oltre i cavi
tradizionali come pruese e poppose. I Traversini sono i cavi invece che
formano un angolo di 90° con la barca.
ROLLIO E BECCHEGGIO
Sono due movimenti indesiderati impossibile da annullare provocati dal moto
delle onde. Il Rollio si sviluppa sull'asse longitudinale dello scafo,
quindi oscillando verso destra e verso sinistra. Il beccheggio lungo l'asse
trasversale, quindi facendo alzare ora la prua, ora la poppa. La somma dei
due movimenti è detta guizzata.