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lunedì 2 dicembre 2002

VUITTON CUP - LA BATTAGLIA ADESSO È GIUDIZIARIA


Vuitton Cup - La battaglia adesso è giudiziaria Ma che succederà adesso? A questa domanda non può rispondere proprio nessuno né ad Auckland, né in qualsiasi altra parte del mondo. La coppa America dipende (e non è la prima volta che accade) da un tribunale, chi affronterà Luna Rossa nella semifinale "bassa" lo deciderà appunto l'Arbitration Panel (una sorta di corte suprema della coppa America) nel prossimo fine settimana.

Breve riassunto delle puntate precedenti. Mentre Alinghi e Oracle facevano tutte le modifiche e gli allenamenti del caso in attesa di scontrarsi fra loro per stabilire che sarebbe stata la prima finalista di questa Louis Vuitton Cup, in Nuova Zelanda entravano in scena gli avvocati (quelli di Luna Rossa e Stars&Stripes) per chiedere la squalifica di One World. Il sindacato di Seattle, già penalizzato di un punto per un caso di spionaggio ai danni di Team New Zealand - secondo l'accusa - avrebbe fatto anche di peggio: si sarebbe macchiato di comportamento antisportivo e, quello che è più grave, solo una piccola parte della verità sarebbe emersa finora. In realtà ai danni di Black Magic e di altri consorzi (fra cui la stessa Prada) sarebbero state commesse molte altri azioni di spionaggio, quando non di "furto" di materiale, fotografie, piani, disegni e via dicendo. Un punto solo di penalità, per tante nefandezze, non può bastare (dicono).

One World, ovviamente, ribatte sdegnata: non è vero nulla, ci siamo già autodenunciati e abbiamo già pagato per questo. Vi basta? Purtroppo non è finita: perché a tutto ciò si sono aggiunte le proteste di altri team (Gbr Challenge, tanto per fare un esempio) che hanno sostenuto: se One World fosse stata squalificata prima noi a questo punto forse saremmo ancora in gara. Probabile. E allora ecco che il palcoscenico di Coppa si anima di mille possibili scenografie.

1. L'Arbitration Panel da ragione a One World, il caso di "chiude", con più o meno mugugni e da lunedì 9 dicembre (in Italia nella notte tra l'8 e il 9) si va in acqua per le semifinali. Il sindacato di Seattle contro quello di Punta Ala, chi vince affronta la perdente della parte alta, Oracle o Alinghi.
2. L'Arbitration Panel squalifica One World, ma non recupera nessuno e Prada avanza senza fatica fino alla semifinale di recupero, Stars&Stripes e gli altri sindacati già eliminati non vengono ripescati perché sconfitti sull'acqua in precedenza.
3. L'Arbitration Panel squalifica One World e recupera Stars&Stripes che affronta Luna Rossa nella semifinale.
4. L'Arbitration Panel squalifica One World e promuove una specie di ripescaggio fra gli eliminati (sfalsando il calendario) per decidere chi dovrà affrontare Prada in semifinale.
5. L'Arbitration Panel assume una decisone ancora diversa e tutto quello che sta scritto sopra non vale nulla.

In una situazione già abbastanza incandescente e polemica (con centinaia di miliardi in ballo, basti pensare a quanto hanno speso i vari sindacati per affrontare questa coppa America) capita poi che l'avvocato di Prada, Alessandra Pandarese, si veda rubare il computer dallo studio di un legale neozelandese, con dentro tutta la documentazione relativa al caso One World e molto altro ancora. Chi è stato? Si tratta di una semplice coincidenza o di un furto su commissione? L'interrogativo resta aperto. Ma questa è ancora coppa America?


Sito Ufficiale

Fonte: Gazzetta.it

 Foto Allegata

Vuitton Cup - La battaglia adesso è giudiziaria



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