Contrordine: le regate veliche dell'Olimpiade ad Atene 2004 si correranno con il
sistema dello scarto del peggiore risultato. Il Council dell'ISAF, la Federvela
internazionale, ha fatto marcia indietro, arrendendosi dopo una breve resistenza
alle forti e continue proteste dei velisti di tutto il mondo seguite
all'improvvisa decisione presa sul finire dell'Annual Meeting di Barcellona lo
scorso novembre. In quella occasione, con una scelta inattesa e ispirata dallo
stesso presidente Paul Henderson, l'ISAF aveva deciso di eliminare lo scarto del
peggior risultato nella serie di 11 regate olimpiche. Un provvedimento subito
contestato da velisti e federazioni nazionali (tra queste l'Italia, che aveva
già votato contro a Barcellona), anche perché arrivato a pochi mesi dai Giochi.
Ieri la definitiva revisione dell'ISAF. Le regate veliche di Atene si correranno
seconco lo schema già usato anche a Sydney 2000: 11 regate per tutte le classi,
con 1 scarto del risultato peggiore dal computo della classifica; 16 regate per
la classe 49er con 1 scarto fino a 11 regate disputate e 2 scarti a partire
dalla dodicesima regata.
Sollievo tra i velisti: la regola che consente lo scarto del punteggio peggiore
da una serie è considerata soprattutto una garanzia contro eventuali avarie che
possono compromettere singole regate. L'ISAF ha anche deciso di mettere in
discussione alcune novità per il futuro, nelle riunioni internazionali del
prossimo anno. Oltre che riesaminare con più interventi la questione dello
scarto, si parlerà del numero massimo di regate da svolgere in un giorno, della
comunicazione in acqua a una barca colta in OCS ("on course side", partenza
anticipata), un nuovo punteggio per le barche che terminano una gara oltre il
tempo massimo, la possibilità di sequestrare vele eventualmente fuori stazza. |