Zandonà-Trani (8-7) aumentano il vantaggio in testa alla classifica della
classe 470
Ottimi Marcolini-Bianchi (Tornado), consolidano i punti-qualifica al 12° posto
Anche i Sibello al 12° nella classe 49er. Negri 21° nel Laser
Giallo nel Finn: squalifica e ritiro per Massimo Ghararducci
Ultimi giorni di regate ai mondiali della vela olimpica nella baia di Cadice. La
vela azzurra segue con il fiato sospeso la volata finale per il titolo iridato
della classe 470, dove il timoniere romano Gabrio Zandonà e il prodiere
monfalconese Andrea Trani hanno incrementato il vantaggio in classifica. Ieri
l’equipaggio della Marina Militare ha ottenuto due piazzamenti di controllo
degli avversari, un 8° e un 7°, e ora hanno 9 punti sui secondi classificati,
gli spagnoli Doreste-Wood, e 10 sui terzi, i portoghesi Marinho-Nunes. Alla fine
del campionato mancano ancora tre regate: due domani e una mercoledi 24. Le
previsioni di vento forte potrebbero aiutare i due velisti azzurri, che hanno
dimostrato di preferire queste condizioni. Gli altri azzurri Fonda-Zucchetti
sono al 42° posto (15-8 nella flotta “silver”). L’equipaggio femminile di
Federica Prunai-Emanuela Sossi, rimasto fuori dalla finale, è in testa alla
flotta “silver” (4-2), ma deve dire addio alle speranze di qualifica
olimpica.
Nella classe Tornado prosegue il buon momento di Francesco Marcolini-Edoardo
Bianchi, con un 27° e un 3° posto di manche che li conferma al 12° posto
assoluto, ma con vantaggio aumentato sugli inseguitori, in lotta per i posti di
qualifica olimpica. Gli altri italiani: 36° Montefusco-Rizzi (33-24), 44°
Sonino-Bruni (15-dnc) ritirato nella seconda prova per la rottura della leva
dell’albero, 58° Sorrentino-Colombo (51-48), 68° Angilella-Barraja (60-57).
Alla fine del campionato mancano tre regate.
La classe 49er ha corso tre combattute regate di finale, con la flotta
“gold” che vede in testa con buon margine gli inglesi Draper-Hiscocks (mai
scesi oltre il 6° posto), mentre gli azzurri Pietro e Gianfranco Sibello sono
sempre dodicesimi in generale, dopo i piazzamenti incostanti: 21-5-14. A 5
regate dal termine il podio sembra fuori dalla portata dei due velisti liguri,
che possono però cercare di entrare tra i primi cinque. Gli altri italiani sono
nella flotta “silver”, 34° Modena-Modena (15-16-16). Ritirati
Vacondio-Gabbi e Mazzotti-Ivaldi.
Nella classe Laser sempre in testa il portoghese Lima, mentre l’unico azzurro
nella finale della flotta “gold”, Diego Negri (10-16 i piazzamenti), è al
21° posto. Con tre regate ancora da disputare, l’obiettivo per lui può
essere un posto nei primi 15.
Giallo nella classe Finn: lo spezzino Massimo Gherarducci, 26° e in corsa per
la qualifica olimpica, è stato squalificato a terra dalla giuria internazionale
inappellabile, dopo il referto di un arbitro australiano, che gli ha contestato
un comportamento antisportivo al passaggio di una boa nella prima gara di
domenica. Secondo il giudice, Gherarducci avrebbe colpito con un pugno alla
schiena il concorrente estone Harles Liiv. Amareggiata la reazione del timoniere
azzurro, che si è poi ritirato: “Non ho dato un pugno a Liiv: è stato solo
un normale contatto come se ne verificano in boa. Quel giudice mi aveva preso di
mira dall’inizio del campionato. Sono distrutto: potevo dare all’Italia la
qualifica per Atene, e invece è finita malisssimo.” Dopo l’Europa, il Finn
è la seconda classe che manca la qualifica olimpica inseguita a Cadice.
Domani penultima e decisiva giornata dei mondiali di Cadice: le due regate dei
470 e dei Tornado, e le tre regate dei 49er dovranno fornire sentenze importanti
sulle speranze italiane: il sogno iridato di Zandonà-Trani e la qualifica
olimpica per il Tornado azzurro. |