Nucci Novi Ceppellini è morta a Genova nella serata di ieri nella
clinica Montallegro dove era ricoverata dalla scorsa settimana, per un
aggravarsi della malattia contro la quale lottava con grande forza da quasi sei
anni. Nel 1998 fu la prima donna a raggiungere la carica, che ancora ricopriva,
di vicepresidente dell’International Sailing Federation, la Federazione
Internazionale della Vela, Nucci Novi è stata la Signora della vela mondiale,
oltre che grande protagonista della vita sportiva, culturale e politica della
sua Genova. Tra le principali organizzatrici dell'Anno della cultura Genova
2004, si era dedicata di recente anche alla carriera politica, ricoprendo la
carica di Assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Liguria, nella
giunta presieduta da Sandro Biasotti. L’insorgere della malattia proprio in
quegli anni l’aveva indotta a lasciare l’incarico amministrativo restando
consigliere regionale. Nucci Novi lascia il marito Giovanni Novi (titolare di
uno dei più stimati studi di broker marittimo di Genova, ex presidente dello
Yacht Club Italiano e di recente dell’Autorità Portuale di Genova, protagonista
negli ultimi giorni di una bufera giudiziaria che l’ha portato fino agli arresti
domiciliari) e i quattro figli: Antonio, Andrea, Alessandro e Cristina.
I funerali della Signora Nucci Novi Ceppellini si svolgeranno lunedì 18
febbraio, alle ore 11,30, presso la Chiesa di San Siro a Nervi, in Genova.
Nucci Novi era nata a Genova nel 1941. La sua passione per la vela l’ha portata,
insieme al marito a partecipare a numerose regate d’altura in tutto il
Mediterraneo. Vicepresidente dello Yacht Club Italiano fino al 2001, Nucci Novi
è stata anche responsabile del Women’s Commitee dell’ISAF. Confermata per tre
mandati alla vicepresidenza della Federvela mondiale, con uno spiccato impegno a
favore della vela femminile, Nucci Novi ricevette nel 2004 la Medaglia d’Oro
ISAF per l’opera svolta in favore della diffusione dello sport velico. Inoltre
dal 2000 al 2005 è stata insignita per l’Europa, dal Comitato Olimpico
Internazionale, con il Women & Sport Trophy del CIO. E’ stata anche consigliere
della Fondazione Carige, e presidente del consiglio regionale della Federazione
Italiana Sport Disabili.
Nella FIV Nucci Novi Ceppellini è stata membro del Settore Vela Femminile di cui
era responsabile Pietro Arvedi, nel quadriennio 1985-1988 sotto la presidenza di
Carlo Rolandi, nel quadriennio 1989-1992 sotto la presidenza di Sergio Gaibisso,
e quindi delegato IYRU (l’originario nome della federazione velica mondiale)
della Commissione Vela Femminile nel quadriennio 1993-1996.
La sua battaglia contro il male è stata condotta con il solito carattere forte,
senza risparmio e con grande dignità pubblica. Una delle sue ultima apparizioni
era stata nel novembre scorso in Portogallo a Cascais per la conferenza annuale
della Federazione Vela internazionale: anche in quella occasione aveva dato
prova di grande vitalità promuovendo l’iniziativa sulla parità del numero di
classi olimpiche della vela maschili e femminili, e quella – poi vinta - per
l’introduzione della specialità del Match Race femminile tra le categorie
olimpiche dal 2012.
Per il mondo della vela, e per tutti coloro che l’hanno conosciuta, Nucci Novi
resterà la grande Signora dello yachting, per i suoi modi di fare, la sua
passione per il mare e i giovani, le sue idee e la sua voglia di impegno
pubblico, al servizio del quale ha messo cultura, capacità e generosità. E’
stata un’ottima velista, sia nelle regate d’altura che nella pratica costante
del diporto, con il celebre yacht di famiglia, il Chaplin, scafo di legno
costruito da Sangermani su progetto di Carlo Sciarrelli, che poco più di un mese
fa, l’11 gennaio, era stato donato alla Marina Militare. Una cerimonia
emozionante, quasi una firma di Nucci Novi su una vita intensa, nel racconto
della barca sulla quale si erano vissuti i momenti più belli della sua famiglia,
e sulla quale i figli avevano conosciuto molti dei loro amici.
In quella occasione, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio
di Squadra Paolo La Rosa, donò alla Signora Novi la Bandiera mercantile: "La
Marina prende in consegna Chaplin: la barca, il suo nome, la sua storia.
Desidero sottolineare quanto la Signora Nucci Novi Ceppellini, skipper di
Chaplin, rappresenta per tutti coloro che amano il mare, la sua eminente figura
di donna che alla vela ha riservato una grande, generosa, capace dedizione".
IL RICORDO DEL PRESIDENTE FIV SERGIO GAIBISSO
"E’ una grave perdita non solo per la Vela Italiana ma per tutta quella
Mondiale: sempre attenta alle novità emergenti nella vela, ha portato in seno
all’ISAF la voce e gli interessi della Vela femminile sino a portarla alle
attuali posizioni di vertice sia nell’attività olimpica che in quella giovanile.
Grande è stato anche il suo impegno per aprire alla vela la presenza dei
"diversamente abili", contribuendo alla loro presenza ai Giochi Paralimpici
aprendo ai rapporti tra l’ISAF e la Federazione Mondiale dello Sport Disabili
per lo sviluppo della vela ai loro Giochi. In Italia grande è stato il suo
lavoro per lo sviluppo della Classe 2.4 e delle regate di questa classe che
consente di competere ad armi pari a tutti i velisti, abbattendo "barriere" e
creando un clima di reciproca amicizia e grande agonismo, nella più pura
tradizione e fair play del nostro sport. Non credo che possano esistere solo le
parole: lei vivrà sempre nel nostro ricordo".
IL RICORDO DEL PRESIDENTE ONORARIO CARLO ROLANDI
"Con Nucci abbiamo passato una vita insieme, non solo per i nostri rapporti
sportivi ma anche per amicizie familiari. Sono stato 8 anni suo vicino di casa a
Genova e come vicepresidente dello YCI ho avuto profondi rapporti con la
famiglia Novi. Nucci se n’è andata troppo presto, la sua è una perdita grave e
sarà difficile recuperare il suo ruolo anche a livello internazionale per la
vela italiana. Ricordo quando la inserii nella commissione vela femminile
dell’IYRU, i suoi primi passi e la sua carriera fino alla vicepresidenza, ha
sempre avuto un carattere eccezionale".
IL RICORDO DI ALESSANDRA SENSINI
"La Signora la ricordo dai miei primi anni di attività: era infatti la mia
accompagnatrice sin dai primi campionati mondiali femminili, a metà degli anni
ottanta. Era sempre presente, ed era forte. C’era anche nel 1991, il mio primo
titolo mondiale. Nucci Novi mi è sempre piaciuta, una donna forte, pratica, con
la quale era facile parlare, un grande carattere. Per me resta soprattutto un
bell’esempio da seguire".
Da una recente intervista a un quotidiano dalla sua villa di Sant’Ilario, ci
piace regalare queste parole che la descrivono meglio di tante altre e con le
quali chiudiamo commossi e grati questo ricordo della Signora Nucci Novi:
"Noi siamo quelli del Chaplin, siamo tutti un blocco unico, difficile da
scalfire. Siamo velisti e ragioniamo da velisti. Da sportivi, le battaglie si
vincono e si perdono, ma non si smette mai di combattere". |