Luna Rossa è fuori dalla Louis Vuitton Cup.
Nell’ultima giornata il prodigio di due vittorie consecutive su One World per
poi tentare l’impresa di una terza per passare il turno, rovesciando la
situazione che al mattino vedeva la barca italiana in ritardo per 3-1, non è
riuscito. Ci si è messo di mezzo il vento che ha consentito lo svolgimento di
una sola prova, partita poco dopo le quattro del pomeriggio. A quel punto però
il destino di Luna Rossa nella competizione che aveva vinto due anni fa, si
era già deciso: il regolamento prevedeva che la seconda regata dovesse partire
proprio entro le 16.
Per farla partire era necessario un accordo tra
i contendenti e naturalmente (nessuna ipocrisia, chiunque avrebbe fatto lo
stesso) One World ha negato il proprio. La barca timonata da James Spithill
che ha come skipper Peter Gilmour avanza al turno successivo, il ripescaggio
delle semifinali che comincia già venerdi. Il suo avversario è l’altro
americano rimasto in gara, Oracle Bmw. Il vincente tra Oracle e One World è
atteso poi, a partire dall’11 gennaio, da Alinghi.
Luna Rossa si è trovata così nel bel mezzo di un
pomeriggio grigio di una giornata senza vento, nell’assurda situazione di
partire per una regata del tutto inutile ai fini della classifica. Il vento,
quel poco che c’era, era straordinariamente instabile e la regata non ha avuto
molto senso sin dal via con salti (anche di 100°) e bonacce assai frequenti.
Lo dimostra il distacco sul traguardo, il maggiore in questa edizione della
Louis Vuitton Cup, la bellezza di 17’46” a favore di Luna Rossa. Per la prima
volta De Angelis ha schierato Gavin Brady, al posto dello spento Rod Davis in
partenza, ma chi era a caccia di rimpianti e polemiche ha trovato pochi
spunti. La partenza di Brady è stata pessima, Spithill è transitato sulla
linea con ben 16” di vantaggio. |