Quaranta i Melges 24 iscritti alla terza tappa del Circuito Volvo Cup che ha
preso il via stamani nel Golfo di Gaeta con l’organizzazione dell’Associazione
Grandi Vele nel Golfo, il comitato velico composto da Club Nautico Gaeta, dalla
Base Nautica Flavio Gioia e dalla Lega Navale Italiana di Gaeta.
Una giornata assolata, a dispetto delle notizie meteo provenienti dal resto
della Penisola, accoglie i regatanti all’arrivo a Casa Volvo.
Il primo momento ufficiale è lo skipper meeting alle 10,30. C’è il benvenuto del
Club ospitante, del presidente della classe Franco Rao e del Comitato di Regata
presieduto da Ennio Pogliano e composto da Fabrizio Gagliardi (presidente della
IV zona), Michele Micalizzi, Rinaldo Reni, Costanzo Villa e Giovanni Battista
Morelli.
C’è voglia di scendere in acqua, il vento stende le bandiere a terra, ma la
sospirata termica si fa attendere. Le barche oziano intorno alla barca comitato
per ore. Qualcuno desiste e verso le 16,30 abbandona il mare aperto per
dirigersi a terra. Ma non farà a tempo a concludere le operazioni d’ormeggio
perchè viene richiamato in mare.
Il Campo di Regata è stato posato. Si prova a dare almeno una partenza.
Allo start Luca Valerio su Alina che ritrova anche Daniele Cassinari, rientrato
dopo il Campionato Mondiale disputato alla tattica di Joe Fly. C’è Andrea
Rachelli su Altea, Sandro Montefusco su G&BL (anche lui fresco di trasferta
mondiale); Lorenzo Bressani al timone del Melges 24 dei Fratelli Pavesio; Dodo
Gorla su Mini Hotel e la nutrita schiera di stranieri: una flotta sempre più
nutrita che dall’ultima tappa si è arricchita dell’equipaggio svedese del
brillante Mikael Lindqnst su Rocad Racing protagonista a Scarlino, vincitore
nella categoria Corinthian.
Riprende anche l’avvincente “duello” a distanza tra i due protagonisti della
tappa di Scarlino: Sciapo Sciapo di Filippo Pacinotti, timonato da Matteo Ivaldi
con Billo Baccani Challenge timonato da Furio Monaco che alla tattica schiera
Gabriele Benussi.
C’è anche Nicola Celon, ma “orfano” di Bete che, in attesa che il Melges di Ezio
Amadori torni dagli Stati Uniti, si consola al timone di Marchingenio di Cesare
Marchi.
Nutrita anche la flotta dei “corinthian” tra i quali non si può non citare la
presenza di Conte of Florence-Mediavip timonato da Andrea Magni, di Eta Beta
Naftalina di Paolo Testolin e della sempre più numerosa compagine barese con
“Chimera” di Alessio Muciaccia, “Vertigo” di Angelo Di Terlizzi, “Folle Volo
Pegasus” di Giuseppe Pastore.
Le speranze però di dare il via sfumano con l’arrivo della perturbazione che
aveva solo dato l’illusione di un rinforzo di vento. Gli equipaggi rientrano
sotto una pioggerellina che è l’ultima beffa di una giornata che si conclude con
un nulla di fatto.
A risollevare il morale al rientro a terra degli equipaggi ci pensa “l’after
sailing” organizzato dall’Associazione Vele nel Golfo con tanto di musica live e
secchi di mozzarelle, pasta e bruschette il tutto annaffiato dalla Drive Beer
che da questa tappa affiancherà il circuito velico. Si chiude con la differita
dell’America’s Cup…
La seconda giornata
Nella seconda giornata di regate valide per l'assegnazione della terza tappa del
Circuito Volvo Cup per monotipi, accanto ai Melges 24 scendono in acqua anche i
Laser Sb3. Per loro si tratta dell'appuntamento più importante della stagione:
il Campionato nazionale della classe.
Le previsioni non sono delle più rincuranti: ma il sole del mattino fa sperare
nella famosa "termica".
Il comunicato della giuria annuncia la partenza a mezzogiorno. Ma in realtà gli
equipaggi dovranno attendere le 13,30 per il primo start della tappa.
Il vento, debole (8/10 nodi), è in realtà di direzione assai variabile e
costringe il Comitato di Regata a spostare più volte boe e campo di regata.
Solo nella prima prova si registrano tre salti di 20/30° e questo rende le
tattiche complesse.
Sono tre gli equipaggi che riescono a staccare il gruppo: quello di Devotissimo
di Franco Rao, quello di Spider timonato da Lorenzo Bressani, e quello di G&BL
timonato da Sandro Montefusco.
Si alternano alla guida della flotta e sull'arrivo tagliano a pochi secondi
l'uno dall'altro proprio in quest' ordine.
Tra i Laser, la spunta Pietro Negri su Stenghele che mette il primo tassello per
la riconferma del titolo italiano.
C'è tempo per una seconda prova, almeno così sembra.
Il vento non ne vuole sapere di stabilizzarsi. Il Comitato riesce a
riposizionare il campo e dà il secondo start, ma sono troppi gli equipaggi che
partono anzitempo. C'è il richiamo generale. Si riprende la procedura.
A due minuti dallo start, un altro salto di vento costringe il Comitato a
sospendere la procedura e ad issare l'Intelligenza.
Si dovrà aspettare ancora un'ora prima di riuscire a dare la partenza per la
seconda prova della giornata, sia per i Melges 24 prima, sia per i Laser Sb3
dopo.
Il vento cala ancora, chiudere non è facile e non lo è neanche gestire la
regata. Ci riesce Gabriele Benussi alla tattica di Billo Baccani Challange
timonato da Furio Monaco. Lo insegue l’altro triestino Lorenzo Bressani al
timone di Spider dei Fratelli Pavesio.
Terza posizione per l’equipaggio inglese di Confortably Numb di Simon Dobson
d’un soffio davanti a Matteo Ivaldi su Brontolo.
Tra i Laser Sb3 è di nuovo Pietro Negri a mettere a segno un ottimo primo
piazzamento davanti a Dario Badalamenti su Xengo e a Guido Aschieri su Mina
Vagante.
Puntuale l’appuntamento quotidiano con un sempre gradito “dopo regata”
eno-gastronomico: ideale “sostegno” dopo una giornata di regate.
La terza giornata
L’unica giornata di vento è caratterizzata da una pioggia incessante, che però
non ha fermato né il comitato di regata – il primo ad uscire alle 9,30 – né i
regatanti che, seppure un po’ perplessi, hanno seguito la barca comitato un’ora
dopo.
Il vento è steso da 180° con l’intensità di 8 nodi: ci sono le condizioni per
dare la prima partenza.
Ma il comitato, dopo tre richiami generali, solo con la bandiera nera riesce a
far partire la regata.
Il vento salta e rinforza. La variazione di direzione miete vittime illustri
come Dodo Gorla che su Minihotel aveva girato in prima posizione la prima boa, o
come il Team Barbarians che perde posizioni preziose. Ne approfitta Nicola Celon
su Marchingenio che si porta davanti alla flotta e chiude davanti a Lorenzo
Bressani su Spider. Terzo Luca Valerio al timone di Alina.
Il vento continua a saltare. Il Comitato sposta il campo di regata e si prepara
a una nuova procedura di partenza.
Al via il vento soffia con intensità di 12/14 nodi. La flotta parte sulla barca
Comitato e si allunga con ingaggi e incroci mozzafiato. Col vento teso è Luca
Valerio su Alina a conquistare la prima posizione e a mantenerla davanti a Furio
Monaco su Billo Baccani Challenge e a Fabio Ascoli al timone di Wooland di
Antonio Binacchi. Il primo corinthian, quinto assoluto è lo svedese Mikael
Lindquist su Rocad Racing.
Due prove anche per i Laser Sb3 dove ancora una volta si segnala un primo
piazzamento di Pietro Negri su Stenghele, seguito da Luca Bacci su Alfa 147.
Posizioni invertite nella seconda prova dove Bacci conquista la prima posizione
seguito da Negri.
Al rientro a terra, nonostante la pioggia, la soddisfazione degli equipaggi è
tangibile: la sensazione che il vento e le due prove odierne abbiano di fatto
salvato una tappa contrassegnata dalla sfortuna.
“Quando ci si mette il tempo – dichiara Lorenzo Bressani che al timone di Spider
è di fatto il vincitore della tappa – non c’è nulla da fare. E’ stato bravo il
comitato a crederci e a fare di tutto per farci fare queste prove”
“In queste condizioni – continua – non è facile regatare ma siamo stati bravi a
prendere il meglio che questa tre giorni ci ha saputo offrire”.
Sul podio sale anche Nicola Celon, al secondo posto su Marcingenio davanti a
Sandro Montefusco al timone di G&BL.
Tra i Corinthian è Mario Ziliani (ottavo assoluto) al timone di Gullisara a
salire sul gradino più alto del podio seguito da Tommaso Del Rio su Computer
Discount (decimo assoluto). Terzo l’equipaggio svedese, trionfatore a Scarlino,
di Rocad Racing, di Mikael Lindquist (diciassettesimo).
Se per i Melges 24 giunge, con la cerimonia di premiazione il momento
dell’alaggio, i Laser Sb3 sono attesi domani da un’altra giornata di prove
valide per l’assegnazione del Campionato Nazionale della classe.
Per tutti ancora una volta il punto di riferimento dell’evento è stato Casa
Volvo, finemente arredata da Uno Più, dove ha trovato spazio il Conte of
Florence Point per la distribuzione dei capi di abbigliamento personalizzato per
l’evento e per la tappa di Gaeta. Per l’occasione infatti la casa fiorentina dal
giglio rosso ha realizzato uno splendido smanicato in tessuto tecnico.
Spazio anche per l’apprezzatissimo Coffee Corner di Lavazza Blue, appuntamento
obbligato prima e dopo le regate. |