Come era nelle previsioni, Emirates Team New
Zealand ha concluso la sua semifinale imponendosi con largo margine (1'19") su
Desafìo Español nella settima regata. 5-2 quindi il risultato conclusivo, che
seleziona quindi i kiwi per la finale della Louis Vuitton Cup contro la già
qualificata Luna Rossa. La prima delle 9 regate è prevista per venerdì 1 giugno.
La regata di oggi, disputata con vento forte da NE tra i 16 e i 21 nodi con onda
formata di 1-1,5 metri, è stata decisa dalla partenza, in cui Dean Barker ha
messo subito in difficoltà Karol Jablonski, apparso un po' prudente nelle
condizioni dure odierne, fino a chiudergli la strada di accesso alla linea di
start. Team NZL è quindi partito a destra al lato della barca comitato, con la
barca spagnola in coda. Regata finita, con i neozelandesi che si sono limitati a
controllare l'avversario sia in bolina che in poppa, dove finalmente sono stati
issati gli spinnaker con velocità che hanno superato i 15 nodi. NZL 92 è apparsa
più a suo agio con il vento forte di oggi, la barca sembrava beccheggiare (il
movimento su e giù della prua dovuto alle onde) decisamente meno di ESP 97, che
ha avuto anche qualche problema di acqua a bordo dovuta alle molte onde di oggi.
Problema risolto, in modo un po' goffo, con il vecchio sistema del secchi.
In conferenza stampa il tattico Terry Hutchinson e il timoniere Dean Barker
hanno mostrato una soddisfazione contenuta per la qualificazione alla finale
della LVC. Ben maggiore la preoccupazione che si leggeva negli occhi verdi di
Dean Barker, che non riuscivano proprio a celare qualche timore sulla prossima
serie contro Luna Rossa. Più che la vittoria contro gli spagnoli, loro sì
felicissimi per il risultato raggiunto in questa Louis Vuitton, l'argomento di
discussione era la prossima sfida. "Ci prenderemo un paio di giorni di riposo e
poi inizieremo a pensare a Luna Rossa preparando la barca. Credo che abbiamo un
50% di possibilità ciascuno", ha detto l'americano Terry Hutchinson, tattico di
NZL 92. "Luna Rossa sembra non aver timori, navigano benissimo. Ognuno deve
approfittare della serie che ha avuto. Loro hanno affrontato una barca forte
come BMW Oracle che gli ha consentito di crescere molto, noi cercheremo di
trarre il meglio dalla nostra semifinale contro Desafìo".
Su Luna Rossa si mantiene una notevole prudenza: "Debolezze da parte loro non se
ne vedono, anche se non possiamo parlare direttamente visto che non abbiamo
regatato con loro nelle ultime due settimane e molte cose sono cambiate da
quando li abbiamo battuti nel secondo round robin", ha continuato Hutchinson.
Grande attesa per le sfide in partenza tra Dean Barker, autore oggi di uno
splendido start contro Jablonski, e James Spithill: "La partenza è solo una
parte della regata, ci sono altre 16 persone a bordo. Credo che ogni singola
regata sarà molto dura e ogni team avrà le sue chance", continua Hutchinson
affermando anche che da informazioni avute da membri dell'equipaggio di BMW
Oracle "Luna Rossa è molto veloce in bolina fino a poter essere considerata
migliore di USA 98 in quell'andatura". Da parte kiwi ci si aspetta quindi una
serie molto dura. "Nel 2000 ero con AmericaOne di Paul Cayard e ricordo come
questi ragazzi di Prada hanno sempre la possibilità di lottare fino in fondo,
quella serie indimenticabile finì 5-4 per loro e ci fu una grande lotta". Cosa
abbiamo avuto noi di Team NZL e Luna Rossa in più di BMW Oracle? "Credo una
miglior chimica di team, una maggior collaborazione tra i vari reparti. Lo si
notava soprattutto quando andavamo al lavoro al mattino: noi e LR più squadra,
più team, loro meno amalgamati e questo in Coppa America conta molto".
Torniamo agli occhi di Dean Barker, che cercano di seguire, per la verità non
riuscendoci molto, le parole di circostanza: "Luna Rossa è una barca molto
buona, hanno fatto una serie impressionante contro Oracle, sembra che per loro
giri tutto bene ma vedremo. Abbiamo già in programma un paio di cambiamenti alla
nostra NZL 92, di cui siamo soddisfatti. Ripeto che il team va preso nel suo
complesso. Spithill è davvero preparato in partenza, ma non è l'unico punto di
forza di Luna Rossa. Di armi ne hanno molte e cercheremo di lavorare al meglio
nei prossimi giorni per contrastarli". Sicuramente quello che una volta era il
delfino di Russell Coutts sta pensando a molte cose. O almeno così sembrano dire
i suoi occhi, un pochino preoccupati per ciò che accadrà nei prossimi giorni.
La serie con Luna Rossa, che oggi non è uscita in allenamento (a differenza dei
due Alinghi, che hanno testato con vento forte e onda), inizierà come detto il 1
giugno.
Questo il calendario:
Venerdì 1 giugno Regata 1
Sabato 2 giugno Regata 2
Domenica 3 giugno Regata 3
Martedì 5 giugno Regata 4
Mercoledì 6 giugno Regata 5
Venerdì 8 giugno Regata 6*
Sabato 9 giugno Regata 7*
Domenica 10 giugno Regata 8*
Lunedì 11 giugno Regata 9*
* se necessarie
segnale di avviso alle 14:50, partenza alle ore 15
Semifinali Louis Vuitton Cup
regata 1
Luna Rossa batte BMW Oracle 2'19"
regata 2
BMW Oracle batte Luna Rossa 0'13"
regata 3
Luna Rossa batte BMW Oracle 0'31"
regata 4
Luna Rossa batte BMW Oracle 0'23"
regata 5
Luna Rossa batte BMW Oracle 1'57"
regata 6
Luna Rossa batte BMW Oracle 0'33"
Luna Rossa 5 - BMW Oracle 1
Luna Rossa qualificata per la finale della Louis Vuitton Cup
regata 1
Emirates Team NZL batte Desafìo Español 0'43"
regata 2
Emirates Team NZL batte Desafìo Español 0'40"
regata 3
Desafìo Español batte Emirates Team New Zealand 1'14"
regata 4
Emirates Team NZL batte Desafìo Español 0'42"
regata 5
Emirates Team NZL batte Desafìo Español 1'49"
regata 6
Desafìo Español batte Emirates Team New Zealand 0'15"
regata 7
Emirates Team NZL batte Desafìo Español 1'19"
Emirates Team NZL 5 - Desafìo 2
Emirates Team NZL qualificato per la finale della Louis Vuitton Cup
Una sfida quella tra Luna Rossa ed Emirates Team New Zealand che richiama altri
duelli tra la nostra vela e quella kiwi. Ricordiamo la storica finale della
Louis Vuitton Cup del 1992, vinta dal Moro di Venezia per 5 a 4, e la XXX Coppa
America del 2000, che New Zealand difese proprio contro Luna Rossa per 5 a 0.
L'ANALISI DELLA FINALE
Luna Rossa ITA 94 (sin'ora 21-5 tra RR e semifinali)
Emirates Team New Zealand NZL 92 (sin'ora 22-5 tra RR e semifinali)
LE BARCHE
Si tratta di due scafi decisamente diversi nelle prue e nelle appendici, anche
se queste saranno probabilmente oggetto di cambiamenti per adattarle alle
condizioni meteo della prima settimana di giugno. Come noto, ITA 94 è una delle
barche più estreme della flotta, con fondo piatto e murate verticali, una box
boat o barca-scatola, magari non bellissima da vedere per i tecnici ma
dimostratasi velocissima in bolina e buona in poppa. Dalla sua un'eccelente
capacità manovriera, esaltata dalle invenzioni e dalla tecnica pura di James
Spithill nelle partenze e nelle manovre ravvicinate.
NZL 92 appare più aggressiva e comunque anche lei ha forme un po' scatolate a
centro barca.
Nei due match dei round robin il conto è 1-1, con una vittoria di LR nel primo
round robin grazie a una penalità inflitta da Spithill a Barker e che i kiwi non
sono più riusciti a recuperare, in una regata che LR comunque condusse per tre
lati su 4 in testa.
Nel secondo round robin vittoria netta per NZL 92 che sembrò più veloce in
quelle condizioni, anche se si regatò con un vento diverso da quello previsto
che fece allora pensare a una configurazione non ottimale per le condizioni di
LR. Da allora, comunque, sono cambiate molte cose e quei due risultati non sono
ormai significativi.
MOMENTO
A favore di LR c'è sicuramente l'ottima serie con BMW Oracle, che ha riscaldato
non poco Luna Rossa e il suo equipaggio, consentendo anche di ottimizzare la
barca al massimo livello proprio grazie a una barca comunque velocissima come
USA 98. La serie di Emirates, nonostante il risultato 5-2 contro il 5-1 di LR, è
parsa più agevole e forse Team NZL è meno "caldo" di quanto non lo sia il team
italiano.
I kiwi, da parte loro, applicano una tecnica di match race "pura", come
confermato oggi in conferenza stampa da Hutchinson e Barker. Una volta avanti è
difficilissimo superarli proprio perchè non lasciano alcuna possibilità marcando
sempre, a patto che il vento lo consenta, l'avversario.
START E TIMONIERE
James Spithill è in forma smagliante e pare controllare perfettamente ITA 94,
sostenuto da un equipaggio eccellente in ogni manovra. La preparazione specifica
del 28enne campione di Sydney pare in questo momento un po' superiore a quella
di Barker. Nel RR1 Spithill come detto inflisse una penalità al neozelandese,
che comunque resta uno dei migliori in questa Louis Vuitton Cup nella
specialità, come confermato oggi quando ha controllato alla perfezione Jablonski
in condizioni difficili (pensate che all'ingresso nel box di prepartenza le due
barche navigavano a 15 nodi).
TATTICA
Qui Torben Grael pare, nel computo generale delle variabili possibili, superiore
a Terry Hutchinson, del resto 5 medaglie olimpiche contro nessuna parlano da
sole. Il modo di regatare del brasiliano è più creativo e se c'è da scovare
anche un solo salto di vento, Grael è pronto a farlo, come ha fatto
nell'incredibile quarta regata di semifinale contro Oracle. Luna Rossa pare in
grado di combinare un controllo rigido da match race a fasi più creative quando
le circostanze lo richiedono. Insomma, adattarsi alle circostanze, diverse ogni
giorno, come ripetuto da Francesco de Angelis in ogni occasione. Il pozzetto di
Luna Rossa, con Michele Ivaldi precisissimo navigatore e Andy Horton pacato
stratega, si compenetra e amalgama ormai benissimo con Grael e Spithill.
SKIPPER
Anche se formalmente è Dean Barker, la presenza a bordo di Grand Dalton, capo
del sindacato neozelandese, garantisce il carisma necessario per motivare i kiwi
che notoriamente non si arrendono mai.
Su Luna Rossa Francesco de Angelis ha compiuto un passo decisivo delegando
timone, tattica e strategia a velisti che eccellono in quei ruoli. Del resto,
organizzare 120 persone, decidere mille variabili e preparare una barca alla
massima velocità possibile, non consente distrazioni di sorta. Un'arma in più,
quindi, nel pozzetto di Luna Rossa con un ruolo fondamentale anche se durante la
regata ci si limita ai verricelli di volanti o randa. Una decisione
importantissima e intelligente per la costruzione di un team vincente.
Tornando ai kiwi, non dimentichiamo che in caso di bisogno c'è pronto il
fuoriclasse inglese Ben Ainslie, forse il miglior talento puro della vela
moderna (già 2 ori e 1 argento olimpici a trent'anni), al momento impegato come
timoniere di barca 2.
EQUIPAGGIO
Nessun errore da ricordare sin qui per nessuno dei due, anche se mediamente i
neozelandesi migliori ora stanno con Alinghi. Tutta da vedere la reattività kiwi
alla pressione, mentre quella dei lunatici pare rafforzata dalle ottime prove
fornite contro Orcale.
AFFIDABILITA'
Estrema per entrambi i team. Non si ricordano rotture e NZL 92 oggi con vento
forte sembrava proprio a suo agio, assai di più degli spagnoli. Dell'ottimo
shore team di Luna Rossa, il cui nucleo base è praticamente lo stesso dal 1998,
abbiamo già scritto e siamo davvero alle massime professionalità possibili.
VELE E APPENDICI
Di questo parleremo solo il 1 giugno, quando vedremo le scelte intraprese dai
due team. Impossibile fare previsioni in questi campi.
INERZIA
Nel senso di aspettative e tendenza. La serie di semifinale di Luna Rossa ha
lasciato il segno e i complimenti sono continui e da fonti decisamente
competenti. La tranquillità che regna alla base italiana pare un'arma notevole e
l'unità di un team può essere fondamentale (altra lezione per lo sconfitto
Dickson). In più Luna Rossa avrà anche il tifo, sia degli spagnoli che si sono
dichiarati decisamente per lei che ovviamente degli italiani, già moltissimi ma
il cui arrivo in massa è annunciato per l'inizio di giugno. Luna Rossa sta
"sfondando" il muro della simpatia in chiunque sia qui a Valencia e anche questo
è un dato da tener presente.
Insomma una serie da seguire con passione e attenzione, come ci ha confermato
anche Peter Montgomery, la voce della vela kiwi e giornalista neozelandese
preparatissimo, che ci ha detto di "essere molto impressionato dalle prestazioni
di Luna Rossa, ma di non credere neanche che Dean Barker e Terry Hutchinson si
metteranno mai nella situazione senza via d'uscita in cui si era cacciato Chris
Dickson. I kiwi regatano in mondo molto metodico e sarà una serie davvero
emozionante. Vedremo nei prossimi giorni anche in base alle modifiche dei due
team alle loro barche". Insomma, restate sintonizzati con l'America's Cup su
farevela.net perchè ne varrà senz'altro la pena. |