Buon comportamento del nostro equipaggio con Emirates-Team New
Zealand che ha saputo mostrare tutte le sue potenzialità e che una volta avanti
non ha sbagliato nulla - spiega Lorenzo Rizzardi, presidente di "+39", oggi 18'
a bordo - Dopo aver guadagnato il vantaggio ci hanno sempre controllati,
specialmente nei lati di poppa dove si sono accorti che avevamo buona velocità".
Senza fronzoli è la cronaca della regata: partenza quasi alla pari, "+39"
sopravvento che deve buttarsi sulla destra del campo di gara. Dean Barker cerca
il refolo giusto con un'aria che non supera i 10 nodi. Allunga e si pone sempre
in fase di controllo, tra la boa e l'avversario. Sulla prima boa il distacco è
di 51 secondi. In poppa Percy e Walker operano una discreta navigazione
recuperando ben 18 secondi. Nuova bolina e il vantaggio di New Zealand che sale
a 44 secondi. Poppa finale identica con "+39" che non può che accodarsi, un
vento oramai steso (circa 11 nodi) che non lascia spazio a bordi azzardati ed a
ribaltamenti di fronte. Alla fine il delta sarà di 45 secondi, una sconfitta più
che onorevole con un team che sarà tra i sicuri protagonisti della fase finale
della Louis Vuitton Cup.
"Regata difficile che doveva essere giocata sui salti di vento - ci spiega il
navigatore Bruno Zirilli - loro sono stati molto bravi su un paio di salti in
entrambe le boline dove hanno guadagnato moltissimo e poi hanno saputo gestire
molto bene in poppa nonostante i nostri tentativi d'attacco". |