C’è un po’ di verità nel detto "it's not over, until it's over", una sorta di
“non dire gatto finchè non ce l’hai nel sacco”
Prova ne è il risultato per i Melges24 dell’equipaggio di Riccardo Simoneschi
con Matteo Ivaldi, Giorgio Tortarolo, Lucia Giorgetti e Vittorio Rochelli su
"ITA-693 Giacomel Audi Racing" , vincitore della Acura Key West 2007 Race, con
47 Melges24 provenienti da nove paesi . E’ stata una lotta all’ultimo sangue.
Gabrio Zandona su "ITA-550 Joe Fly"con tattico Daniele Cassinari ha condotto la
classifica generale fino all’ultimo giorno, con un vantaggio che si è
progressivamente assottigliato, su una vera leggenda della vela, Dave Ullman su
"USA-505 Pegasus 505" e Andrea Rachelli al timone di "SUI-521 Blu Moon", tattico
Tiziano Nava. L’equipaggio di Riccardo Simoneschi invece ha regatato bene per
tutta la settimana mantenendosi sempre nei primi dieci ma mai in testa alla
classifica, risolvendo non pochi piccoli intoppi, fino alla performace
straordinaria dell’ultimo giorno. "L’obiettivo era dare il massimo – ha
dichiarato Riccardo – e così abbiamo fatto, sin dalla ottima partenza. L’anno
scorso abbiamo perso la vittoria per un soffio, siamo molto contenti di esserci
riusciti questa volta. E’ una classe tremendamente competitiva, quella fra i
Melges24 è la vittoria più pesante qui a Key West, senza paragone." Gabrio
Zandonà invece deluso commenta: "E’ stata una giornata dura, tutto sembrava più
difficile del solito. Abbiamo fatto tanti errori negli ultimi due giorni. E’
difficile da digerire anche un secondo posto, dopo essere stati in testa alla
classifica per tutto il tempo. Ma è la vela: stai per assaporare la vittoria, e
invece svanisce."
Vediamo come si è svolta questa combattuta ed emozionante edizione della ACURA
Key West Race Week. Il primo giorno è stato a dir poco spettacolare, con Gabrio
Zandonà al timone di "ITA-550 Joe Fly" per Giovanni Maspero che ha preso
immediatamente il comando. La prima prova è iniziata verso mezzogiorno, con
vento da nordest intorno agli 8-10 nodi. Zandonà gira primo la boa poi
incrementa il vantaggio fino ad una ventina di lunghezze, vincendo alla grande e
lasciando la battaglia aperta per le quattro posizioni successive. Rachelli ha
superato Melleby proprio sulla linea, poi ha tagliato anche Simoneschi quarto.
Nella prova 2 il vento è calato un po’, si è calmato anche il mare, aiutando
alcuni e danneggiando altri, in questa regata di 5 bordi, con rotazione del
vento a est. Descrive Dave Ullman, "Una bellissima giornata, ottima per
veleggiare. La prima prova è stat con aria leggera e a buchi. La seconda più
leggera e con più buchi!. Gli italiani hanno fatto un ottimo lavoro oggi." Alla
boa di bolina il vento dà ragione a Ullman, ma non per molto. La forza del team
di Maspero che “caricava” di poppa era troppo per Ullman, ma non per Melleby che
la meglio su Zandonà nella battaglia per la seconda boa di poppa, mantiene
un’ottima velocità e vince, seguito da Joe Fly e "GBR-676 Bateauneuf"
Martedì, secondo giorno di regate, la prova 3, prima di giornata, parte con un
po’ di ritardo in attesa del vento. La brezza entra da 125° con intensità
intorno ai 5-8 nodi, le nubi si diradano e anche il sole fa capolino. Già alla
prima boa si screma la flotta, con Zandonà che gira primo, seguito da Racchelli
e Simoneschi. In poppa, come sappiamo, Gabrio è quasi imprendibile, e nella
seconda bolina ha fatto anche meglio. Simoneschi e Racchelli ingaggiano un
duello all’ultimo sangue fino alla boa, dove arrivano nel seguente ordine, che
si mantiene anche all’arrivo: Joe Fly, Blu Moon, f.lli Giacomel. La prova 4, con
vento ancora più leggero e variabile, inizia con un richiamo generale, poi
partenza valida. Alla boa di bolina il vento è salito sugli 8-10 nodi, e il
gruppo da sinistra arriva in vantaggio. In testa una new entry nella classe,
l’americano Alan Field su poi ancora gli americani e Corinthian di Bruce Ayres e
terzo Ullman. Field mantiene il vantaggio e vince la prova. "FRA-571 Partner and
Partners" con un ottimo recupero arriva secondo, mentre Zandona su Joe Fly è
terzo, anche per lui una regata tutta in salita..
Mercoledì, terzo giorno, prova 5, ancora vento leggero intorno ai 5-8 nodi e
moderata onda corta, 1.7 miglia di percorso. Scattano alla partenza in piena
velocità Ullman e Zandonà – e sarà una lotta fino al finish. Alla fine sono solo
3 lunghezze a separare Ullman da Zandonà. La prova 6 (5 bordi: tre boline e due
poppe), con un leggero aumento del vento e una rotazione fino a 080. La
stragrande maggioranza della flotta va a sinistra, e mentre i primi in
classifica lottano per arrivare in boa, ne approfitta John Pollard. Alla seconda
boa di bolina, dietro di lui un gruppetto di tre:Pouligny, Gimson e Simoneschi.
Pouligny e Simoneschi chiudono su Gimson, che stalla sulla lay line. Ullman, in
velocità e a disperato inseguimento dei primi, vira per evitare la collisione
con Gimson, ma si trova davanti altre barche in avvicinamento. Si rimette in
fila per girare decimo o peggio, da sesto che era arrivato con tanta fatica. La
tensione è ovviamente alta, Gimson fatica a fare il 720 mentre viene passato
dagli altri concorrenti. Pollard alla fine ha la meglio su Ayres di poco più di
una lunghezza.
Giovedì continuano le giornate splendide, calde e soleggiate, ma con poco vento,
a Key west. Prima prova con vento da 065 intensità 5-8, con punte fino a 10-12
nodi. Tutti più bravi cercano vento e velocità sul lato sinistro, in particolare
Alan Field tallonato da Simoneschi. Chris Larson però si infila davanti a
Simoneschi sulla lay line, e i tre girano i quest’ordine la prima boa. Il vento
cala sul bordo di poppa, le posizioni cambiano continuamente e alla fine Larson
vince davanti a Field mentrerecupera il terzo posto Brenac.La seconda prova di
giornata parte con alcuni richiami individuali, poi i leader fanno sempre la
stessa regata a sinistra e controllano la flotta. Gira primo il Corinthian Bruce
Ayres inseguito da Brenac e Melleby. Le posizioni rimangono invariate al primo
cancello, poi al secondo si accorciano e mentre Ayres e Brenac girano la stessa
boa, Larson si infila fra i due girando l’altra libero. Ayres va a destra e
perde da primo a quattordicesimo, da sinistra entra a sorpresa John Pollard
pronto a vincere. Ma Jennings, anche lui Corinthian sembra metterlo in pericolo,
poi vira troppo presto e lascia Pollard libero di andare all’arrivo, primo per
un soffio!
Venerdì, una sola prova da disputare. Belle condizioni sul campo, con 8-10 nodi
e sole. La tensione ha giocato un brutto scherzo a molti, con richiamo
individuale, fra cui Ullman. Alla boa di bolina Simoneschi prende un buono che
gli permette di girare primo infilandosi davanti a Jennings e Brenac. Joe FLy
sembra messo abbastanza bene, attorno al quinto posto, ma tocca la boa, ed è
irreparabilmente penalizzato. Di poppa il vento aumenta e Simoneschi riesce ad
aumentare la distanza poi all’ultima boa di poppa il vento cala, e arrivano le
nuovole, e Simoneschi mantiene un ottimo vantaggio su Larson e Jennings. Nono
Ullman che, tenendo la sinistra, ha raggiunto e superato di tre posizioni
Zandonà. I calcoli sono presto fatti: con il dodicesimo di Ullman e il
quattordicesimo di Zandonà, Riccardo Simoneschi scavalca tutti ed è in testa.
Rachelli su blu Mooon è ottimo terzo a pari punti con Joe Fly.
Si allega fotografia dell'equipaggio "Giacomel Audi racing", di Franco Rodino
TOP TEN RESULTS
01. RICCARDO SIMONESCHI, Giacomel Audi Racing; 4, 9, 3, (17), 6, 5, 8, 6, 1 = 42
02. GABRIO ZANDONA/GIOVANNI MASPERO, Joe Fly; 1, 2, 1, 3, 2, (20), 12, 12, 14 =
47
03. ANDREA RACHELLI/FRANCO ROSSINI, Blu Moon; 2, 7, 2, (10), 5, 8, 6, 9, 8 = 47
04. DAVE ULLMAN, Pegasus Racing 505; 7, 6, 5, 5, 1, 7, (13), 7, 13 = 50
05. EIVIND MELLEBY/ LARS HORN JOHANNESSEN, Siste Stein; 3, 1, (12), 7, 10, 10,
7, 4, 11 = 53
06. FRANCOIS BERNAC/PHILIPPE LIGOT, Partner & Partners Racing Team; 15, 5, 9, 2
, (37), 6, 3, 8, 6 = 54
07. CHRIS LARSON/SCOTT HOLMGREN, Rosebud; 6, 10, 11, 11, 12, (18), 1, 3, 2 = 56
08. JOHN POLLARD, Xcellent; 9, 11, (26), 8, 24, 1, 9, 1, 4 = 67
09. ALAN FIELD, Cujo; 13, 13, 13, 1, 8, 11, 2, (17), 9 = 70
10. JOHN GIMSON/EAMON O'NOLAN, Bateauneuf; 12, 3, 10, 6, 4, 14, 10, 20, (22) =
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