“Peccato perdere così dopo essere
arrivato in finale” il commento di Pasini sul molo della Fraglia intento a
riporre le vele aiutato da Carlo Mazzini e Federico Orioli, i suoi due compagni
di regata, dopo aver sconfitto in semifinale il germanico Tino Ellegast (otto
vittorie su otto nel Round Robin), numero 31 al mondo in fatto di Match Race.
Dall’altra parte Dimitri Deruelle, il transalpino che arrivato in semifinale si
era sbarazzato grazie a due vittorie a una (lo stesso risultato di Pasini)
dell’inglese Nick Cherry.
Il Round Robin si era chiuso in mattinata laureando questi quattro skipper
semifinalisti: Tino Ellegast con otto vittorie su otto, Dimitri Deruelle con sei
su otto, Cherry con cinque su otto e Pasini sempre con cinque su otto. Fuori,
dunque, gli altri due azzurri in gara, Roberto Ferrarese, il coach del team di
Coppa America + 39 del Circolo Vela Bari (due scontri su otto vinti), e la neo
campionessa europea Sabrina Gurioli, quest’ultima sconfitta in tutti e otto gli
scontri disputati.
Grazie al Pelèr, il vento da nord, le imbarcazioni scese in acqua stamane alle
nove sono riuscite ad arrivare fino alla finale, annullata come detto per
mancanza di vento totale. L’Ora, infatti, oggi sul lago di Garda non ha voluto
saperne di salire a coronare, forse, una vittoria azzurra che sarebbe stata ben
meritata visto il crescere del promettente diciottenne ravennate arrivato a Riva
del Garda con la macchina di papà (era la prima volta che la guidava).
Questo piazzamento, infatti, arriva dopo la bella vittoria ai Match Race Under
19 di settembre sul lago di Ledro a sostegno del fatto che questo ragazzo è
sicuramente da tenere d’occhio per il futuro prossimo. Vince dunque Deruelle,
secondo Pasini, terzo Ellegast e quarto Cherry (anche per il terzo e quarto
posto si è tenuto in considerazione delle vittorie ottenute nel Round Robin:
Ellegast otto su otto e Cherry cinque su otto). |