La surfista azzurra Alessandra Sensini ha vinto a Torbole il primo titolo
Mondiale del nuovo windsurf olimpico classe RS:X. La Medal Race di finalissima
si è svolta con vento sui 12 nodi, e ha riservato emozioni a non finire,
trasformandosi presto in un match race tra l’azzurra e la giovane spagnola
Marina Alabau. La regata e il campionato decisi nell’ultimo bordo, un lasco di
100 metri nel quale Alessandra Sensini ha raggiunto e superato la Alabau, fino a
tagliare il traguardo con un vantaggio di un metro e mezzo. Una vera e propria
volata, come raramente si vede nella vela. Grande la gioia della fuoriclasse
grossetana, che subito dopo l’arrivo si è tuffata in acqua per poi riemergere
avvolta dal tricolore, tra le grida dei tifosi e degli appassionati. Alessandra
Sensini aveva vinto il suo ultimo titolo mondiale del windsurf olimpico nel 2004
in Turchia (classe Mistral). Quello vinto oggi a Torbole è il 10° titolo iridato
della regina del windsurf, da quello del 1987 (juniores) passando per il trionfo
nella Coppa del Mondo professionisti del 1994. In quattro edizioni dei Giochi
Olimpici, invece, Alessandra Sensini ha vinto la medaglia di bronzo a Savannah
(Atlanta 1996), l’oro a Sydney 2000 e ancora il bronzo ad Atene 2004. A 36 anni,
e con soli 4 mesi di preparazione dopo quasi due anni di stop seguiti alle
ultime Olimpiadi, l’azzurra si conferma straordinaria campionessa, atleta
simbolo ed esempio di classe e carattere.
Il podio del primo campionato del mondo del nuovo windsurf olimpico vede dunque
al primo posto Alessandra Sensini (Italia), al secondo Marina Neira Alabau
(Spagna) e al terzo Faustine Merret (Francia).
Una raggiante Alessandra Sensini ha continuato a festeggiare con il tecnico FIV
Paolo Ghione che l’ha seguita con il gommone per tutto il mondiale, quindi a
terra attorniata dai fans e dai giornalisti, e dove ha raccolto l’abbraccio di
papà Goffredo, sempre presente nei momenti che contano nella sua carriera. A chi
ha azzardato un paragone tra questa Medal Race e la regata finale di Sydney,
Alessandra ha risposto: "Come Sydney? Direi peggio! Questa regata sembrava non
finire mai, con la spagnola ci siamo sorpassate tante volte, i distacchi minimi.
Il momento decisivo? L’ultima strambata verso il traguardo: io inseguivo, la
spagnola ha sbagliato manovra e si è piantata, ho visto arrivare del vento e ho
spinto al massimo. Ma quel traguardo non voleva arrivare...! Ora sono
felicissima e ringrazio tutti quelli che mi hanno portato a questo mondiale in
queste condizioni. Si, sono tornata".
La giornata conclusiva del Mondiale RS:X a Torbole ha assegnato anche il titolo
e il podio della categoria maschile: molto emozionante anche la Medal Race
uomini, alla fine il titolo è andato all’olandese Casper Bouman, secondo nella
Medal Race, che ha preceduto il neozelandese Tom Ashley (terzo nella prova
decisiva, anche in questo caso per pochi metri) e il polacco Piotr Miarczynski,
al quale non è bastato vincere la Medal Race. I tre sul podio sono divisi da un
solo punto!
Il Mondiale RS:X organizzato splendidamente dal Circolo Surf Torbole presieduto
da Gianfranco Tonelli, è anche un successo per tutta la vela italiana. Aiutati
dalle condizioni ideali del lago di Garda gli organizzatori hanno portato a
termine regolarmente il programma senza perdere neanche un giorno di gara.
. Il racconto della Medal Race
Come un film mozzafiato. La Medal Race (ultimo format lanciato dall’ISAF in
previsione di Pechino 2008, gara finale tra i primi 10 atleti della classifica e
con punteggio doppio rispetto alle prove normali) si conferma un concentrato di
emozioni allo stato puro. E Alessandra Sensini è un’atleta che sembra esaltarsi
nelle difficoltà, sembra voler sempre vincere riemergendo. Le avversarie nella
sua carriera cambiano spesso (A Savannah la cinese, a Sydney la tedesca, ad
Atene la francese, qui la spagnola): ma lei resta sempre lì.
Secondo pronostico, la Sensini e la Alabau si sono cercate sin dalla partenza.
Allo sparo, la spagnola è in leggero vantaggio sottovento, ma Alessandra sembra
subito più potente. Bordo solitario a destra per la Merret, obbligata a tentare
il tutto per tutto. Alla prima bolina passa in testa la Sensini, appaiata alla
coetanea kiwi Kendall. Terza la spagnola, che attacca e rimonta in poppa,
superando l’azzurra, che resta chiusa in un bordo a perdere. Alla seconda boa
Alabau seconda e Sensini quarta. Seconda bolina senza grandi mutamenti. Nella
seconda e ultima poppa la Alabau sembra allungare, ma nel finale Alessandra
recupera con rabbia su ogni raffica. Le due rivali sono sole con grande
vantaggio sul gruppo: le hanno lasciate andare. I due z-legs conclusivi sono un
match race ad altissima tensione, deciso dai particolari, dai nervi, dalle
risorse. Alabau resiste al primo assalto al vento della Sensini, sono quasi
pari. Brivido-Sensini alla penultima strambata: sbaglia e perde molti metri, la
spagnola si allunga. Cinquanta metri, e il mondiale sembra ormai deciso. Non la
pensa così la regina Sensini, che riprende a pompare come se volesse divorare
vento, lago e avversaria. All’ultima boa è nuovamente addosso alla 22enne
iberica e la induce all’errore fatale nell’ultima strambata: Alabau che non
plana più, Sensini che fa i baffi a prua. Tre metri, due, uno, sorpasso. Le
atlete sono una maschera di fatica e stress: si decide un mondiale di classe
olimpica. Ultimi metri, Alessandra schiena sulle onde del trionfo, Martina la
segue incredula e rassegnata: sul traguardo meno di due metri dividono le due
grandi protagoniste. E il primo titolo del nuovo windsurf olimpico va a finire
sul collo dell’atleta che più di ogni altra negli ultimi 20 anni ha incarnato lo
spirito della tavola a vela agonistica.
. Il piazzamento finale degli altri italiani
La classifica finale del Mondiale RSX per gli azzurri in gara: in campo
femminile, buon 21° posto della flotta Gold per Flavia Tartaglini e 38° per la
giovanissima Laura Linares. Seguono in classifica Silver Giorgia Brizio al 55° e
Martina Frisco al 67°.
In campo maschile migliore italiano Riccardo Belli dell’isca in 32° posizione;
quindi Fabian Heidegger 52°, Andrea Beverino 56°, Federico Esposito 61°, Davide
Beverino 68°, Dario Baffetti 72° ed Emanuele Arciprete 80°. |