Questa mattina alle ore 11:00, presso il Museo Civico di Zoologia (via Ulisse Aldovrandi 18 – zona Bioparco), ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione di Bandiere Blu 2006.
Sono complessivamente 142 le Bandiere Blu assegnate all’Italia dalla FEE Foundation for Environmental Education. Si tratta di 90 località rivierasche e 52 approdi turistici dislocati su tutto il territorio nazionale
In rapporto con gli altri Paesi del Mediterraneo, l’Italia si trova al secondo posto con 90 comuni dopo la Spagna (104) ma prima di Francia (89), Grecia (82) e Turchia (51).
La campagna Bandiere Blu, condotta con COBAT e COOU, i due Consorzi obbligatori per la raccolta delle batterie esauste e degli oli lubrificanti usati, e con la collaborazione tecnica del Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente ed il Comando Generale delle Capitanerie di Porto premia le località marine che si sono impegnate concretamente nel miglioramento dello stato dell’ambiente.
Parametri per l’aggiudicazione del premio sono lo stato delle acque di balneazione, la validità e la regolarità degli impianti di depurazione, un corretto smaltimento dei rifiuti, le iniziative ambientali promosse dalle amministrazioni, la cura dell’arredo urbano e delle spiagge ed infine il sostegno a programmi di educazione ambientale.
Per la scelta delle località alle quali assegnare la Bandiera Blu 2006 la FEE ha operato attraverso una giuria composta oltre dal COBAT e dal COOU anche dai tecnici ed esperti di tematiche ambientali tra i quali l’ENEA, l’APAT, il SIB (Sindacato Italiano Balneari - Confcommercio) e la FIBA (Federazione Italiana Imprese Balneari – Confesercenti), l’ESA (European Scuba Agency).
Tra i requisiti fondamentali sono stati inseriti anche i provvedimenti presi per il corretto recupero e smaltimento delle batterie esauste e degli oli usati. Il COBAT e il COOU insieme alla FEE si sono attivati da tempo per sollecitare le Autorità Marittime e le Autorità Portuali nella creazione delle “Isole nel Porto“, strutture funzionali collocate in punti strategici dove gli utenti possono consegnare le batterie e gli oli usati dei propri natanti, contribuendo così a ridurre notevolmente il rischio di dispersione in mare.
“Grazie al Cobat dal 1992, anno di nascita del Consorzio, sono state recuperate più di due milioni e mezzo di tonnellate di batterie esauste. La raccolta di questo rifiuto, altamente pericoloso per l’ambiente” – ha detto Michele Zilla, Direttore Generale del COBAT – ha permesso di tutelare l’enorme patrimonio paesaggistico, storico e culturale del nostro Paese, garantendo, sulle importazioni di piombo, una economicità per la nostra bilancia dei pagamenti”.
“Da sempre il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati dedica una particolare attenzione alla difesa dei mari – afferma Paolo Tomasi, Presidente del COOU - Se sversati in acqua, infatti, gli oli lubrificanti usati possono produrre gravi danni ambientali. Per questo motivo, da oltre vent’anni il Consorzio fornisce una risposta concreta a chi va per mare, sia esso pescatore o diportista, offrendogli la possibilità di depositare il proprio olio usato in strutture idonee ed accessibili, le “isole nel porto”.
Sono 59 le isole gestite dai due Consorzi in 31 Porti Italiani: nel 2005 sono state conferite alle isole circa 250 tonnellate di olio lubrificante usato e 130 tonnellate di batterie esauste. Questi dati sono l’ulteriore conferma di un anno record con una raccolta complessiva di 213.373 tonnellate di olio usato e 200.000 tonnellate di batterie esauste.
Le località premiate si concentrano soprattutto in Toscana (14 bandiere) e in Liguria (12); in grande ascesa le Marche e l’Abruzzo, rispettivamente con 11 e 10 bandiere; bene per l’Emilia-Romagna (8), la Campania (7) e la Puglia (6). Seguono la Calabria, il Lazio e il Veneto (4), la Sicilia (3) ed il Friuli Venezia Giulia (2). Infine Basilicata, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna (1). |