La vela
italiana piange la scomparsa di uno dei suoi più grandi interpreti. Si è
spento a Roma questa mattina intorno alle 10 l’ammiraglio Agostino
Straulino, “Tino” per tutti, simbolo per decenni della grande arte della
navigazione a vela in tutti i suoi aspetti, dalle due medaglie olimpiche
(un oro a Helsinki 1952 e un argento a Melbourne 1956) al comando della
nave scuola Amerigo Vespucci. Straulino aveva compiuto 90 anni lo scorso
ottobre, e da alcune settimane era in cura, tra l’ospedale militare del
Celio e una clinica, per problemi cardiaci. E proprio il suo grande cuore
alla fine ha ceduto.
Per tutta la giornata nella camera ardente allestita al Celio si sono
susseguite visite di amici, autorità e cittadini. Tra gli altri a rendere
omaggio alla salma di Straulino il Capo di Stato Maggiore della Marina
Militare, ammiraglio di squadra Sergio Biraghi, e l’ammiraglio Giancarlo
Battelli, ex capo del Sismi che con “Tino” svolse tutta la prima campagna
della nave scuola Corsaro II fino ad Honolulu.
Numerose anche le attestazioni di stima e i messaggi di cordoglio giunti
alla famiglia – Agostino Straulino lascia la moglie Ada e la figlia Marzia
– alla Marina Militare e alla Federazione Italiana Vela.
I FUNERALI A ROMA
I funerali dell’ammiraglio Straulino si svolgeranno domani, mercoledi 15
dicembre, alle ore 15:30 presso la parrocchia del Cristo Re in Viale
Mazzini a Roma.
LE DICHIARAZIONI
Sergio Gaibisso (Presidente Federazione Italiana Vela): “Per tutti questi
anni fare riferimento a un campione nel mondo della vela ha significato
riferirsi a Tino Straulino. Lui è stato il prototipo, l’esempio per tutti,
una specie di guida fondamentale per la vela italiana, e non solo quella
olimpica. Resterà impressa nella mia memoria la telefonata di gioia tra
Straulino e la Sensini, a Sydney, poco dopo l’oro di Alessandra: i suoi
complimenti dopo tanti anni alla giovane atleta. Un grande uomo, generoso
e sempre disponibile verso i giovani. Ci lascia tanti ricordi, un grande
vuoto e un impegno a onorarne la memoria.”
Carlo Rolandi (Presidente onorario Federazione Italiana Vela): “E’ una
perdita incolmabile. Tanti anni di militanza velica al fianco di Tino,
prima da riserva poi da prodiere, sulla Star, sul 550 e sugli IOR, i
legami delle nostre famiglie, le trasferte in Germania con la Star al
seguito, tutto resta impresso nella mia memoria. E’ una notizia triste,
anche se in qualche modo purtroppo attesa, perché negli ultimi tempi Tino
era stanco e deperito. Voglio immaginarlo contento insieme ai suoi momenti
migliori.”
CV Angelo Lattarulo (Comandante Sport Velico Marina Militare): “La morte
dell’ammiraglio Straulino è una perdita enorme per lo Sport Velico e per
tutta la Marina. Generazioni di giovani ufficiali sono state addestrate e
sono cresciute sulle nostre barche avendo la figura dell’ammiraglio
Straulino come punto di riferimento, un simbolo presente per l’intera
carriera. Ritengo che l’ammiraglio Straulino fosse uno dei pochi miti
viventi, non solo come velista ma anche come eroe per il suo impegno nella
seconda guerra mondiale. Era un predestinato a lasciare il segno e
compiere opere straordinarie, già dal suo cognome.”
Alessandra Sensini (Medaglia d’oro nella vela 48 anni dopo Straulino):
“Per me rimarrà indimenticabile l’incontro con Straulino a Roma. Era il
2000, un momento particolare, incontravo quello che era un mito del mio
sport, che io stessa avevo emulato da poco conquistando la medaglia d’oro
a Sydney. Fu un momento bellissimo e intenso. L’impressione di vedere il
grande atleta di un altro tempo nel quale è possibile riconoscersi, per lo
spirito particolare della sua vita, per il carattere, la passione, gli
atteggiamenti.”
LA STORIA E LA VITA DI STRAULINO
Tutta la vita di Agostino Straulino è vissuta per il mare. Nato a
Lussinpiccolo, sull’isola dalmata di Lussino, da una famiglia di antiche
tradizioni marinare, il giovane Agostino fresco di diploma all’Istituto
Nautico ricevette dal padre in dono una piccola barca a vela e due anni di
completa libertà, usati per navigare tutte le isole della Dalmazia e
rispondere al richiamo di una vocazione. L’ingresso in Accademia Navale
nel 1934 come ufficiale di complemento e la possibilità di provare una
Star durante una regata, sostituisce un timoniere titolare, vince e da
allora non molla più il comando, di vittoria in vittoria. Il primo titolo
europeo Star nel 1938 a Kiel. Poi la guerra, dapprima imbarcato e poi nei
corpi d’assalto Gamma, a caccia di unità nemiche con autorespiratore a
ossigeno, con i quali compie gesta eroiche. Dopo la guerra un incidente
durante una operazione di sminamento rischia di fargli perdere la vista.
Torna alle regate e nel 1948 partecipa alle Olimpiadi di Londra, a
Torquay, dove perde l’oro per un disalberamento a 100 metri dall’arrivo.
Poi la stagione dei trionfi con il grande prodiere Nico Rode: otto titoli
europei consecutivi (1949-1956), tre mondiali (1952, 1953 e 1956), la
medaglia d’oro a Helsinki 1952, la medaglia d’argento a Melbourne 1956.
Quindi il quarto posto a Napoli 1960 con Carlo Rolandi a prua. Dal 1965
Straulino è comandante dell’Amerigo Vespucci, e vince anche un mondiale
della classe 550 a Napoli, con arrivo sotto la nave all’ormeggio acclamato
dall’equipaggio. Poi la stagione dell’Oceano, con le navi scuola della
Marina, la campagna del Pacifico con Corsaro II, le regate d’altura con
qualche acuto: il successo della One Ton Cup del 1973 a Porto Cervo con
Ydra, e la prestigiosa Giraglia con la stessa barca. Anche negli anni
della pensione con il grado di ammiraglio, Tino Straulino prosegue il suo
rapporto col mare, la sua barca di 13 metri è a Fiumara, e con essa compie
brevi crociere estive.
L’ALBO D’ORO DI STRAULINO
Olimpiadi (cinque edizioni)
1948 Londra, Torquay, 17 Star, 5° posto Straulino-Rode
1952 Helsinki, Harmaja, 21 Star, Medaglia d'oro Straulino-Rode
1956 Melbourne, 12 Star, Medaglia d'argento Straulino-Rode
1960 Napoli, 26 Star, quarto posto Straulino-Rolandi
1964 Tokio, Giappone - classe 5.5 S.I., uarto posto
Straulino-Petronio-Minervini
Campionato del mondo Star
1939 Kiel 2° posto Straulino-Rode
1948 Cascais 2° posto Straulino-Rode
1952 Cascais 1° Straulino-Rode
1953 Napoli 1° Straulino-Rode
1954 Cascais 3° posto Straulino-Rode
1956 Napoli 1° Straulino-Rode
Campionato europeo Star
1938 Kiel
1949 Montecarlo
1950 Napoli
1951 Napoli
1952 Cascais
1953 Napoli
1954 Cascais
1955 Livorno
1956 Napoli
1959 Fedala(Marocco)
Campionati italiani Star
1938,1946,1948, dal 1949 al 1956
Kiel Week
1954-1957, 1959-1960
Campionato del mondo classe 5.5 S.I.
1965 Napoli
Campionato Italiano classe 6mt S.I.
1938 Livorno
Altura
1973 Porto Cervo One Ton Cup con Ydra
1973 Giraglia con Ydra
Altri titoli di Campione nazionale Star
Francia, 1959
Germania, 1957 |