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 LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2002 - ECCO LA NUOVA DERIVA NAZIONALE FIV


Ecco la nuova Deriva Nazionale FIV La FIV è pronta a varare una nuova imbarcazione destinata a invadere le scuole di vela nei prossimi anni. E' lunga 5,50 metri, è destinata ai soli circoli affiliati alla Federazione, per corsi e regate in equipaggio, di giovani e adulti. Una deriva semplice e moderna, sicura e veloce, economica e robusta: sarà la nuova barca di riferimento per le oltre 500 scuole vela federali d'Italia. Una commissione tecnica e il consiglio di presidenza hanno scelto tra 15 elaborati il progetto vincente del bando di concorso FIV: l'autore è il designer milanese Silverio Della Rosa. La nuova barca ha deriva e timone ruotanti, pozzetto completamente aperto, un bompresso per l'uso del gennaker. Le Linee d'acqua prevedono una prua verticale e l'adozione di piccole "ali" ai lati dello scafo.

Con la scelta da parte della commissione tecnica e la ratifica del consiglio di presidenza della FIV il 24 ottobre a Genova coordinato dal presidente federale Sergio Gaibisso, è ufficialmente nata l'era della nuova Deriva Nazionale FIV. La nuova imbarcazione, destinata alla scuola vela esclusivamente nei circoli velici affiliati alla Federazione (la barca non sarà in vendita a privati), nasce da un concorso indetto dalla FIV nello scorso luglio e chiuso il 30 settembre scorso, al quale hanno partecipato 15 progettisti nautici italiani. Il bando di concorso della Federvela chiedeva una barca a deriva mobile, di concezione moderna, destinata all'uso didattico e agonistico tra circoli FIV, per equipaggi di 6 giovani o 4 adulti, con la finalità di accrescere l'offerta di corsi di vela oltre il consueto "singolo" e "doppio" attualmente in uso.

Tra i 15 elaborati presentati alla FIV, il progetto dell'Ing. Silverio della Rosa secondo i tecnici si è avvicinato maggiormente allo spirito del concorso. La barca di Della Rosa, il cui progetto è denominato "Stenella", ma che in codice resta la "Deriva Nazionale FIV" (per il nome definitivo la FIV è in trattativa con alcuni possibili sponsor), si presenta con la caratteristica di essere completamente aperta, priva di ponte o coperta. Inoltre la barca è dotata di un bompresso retrattile per l'uso di un gennaker, e di deriva e timone pivottanti. La nuova deriva scelta dalla FIV è inoltre studiata per un uso sicuro in tutte le condizioni, è facilmente raddrizzabile in caso di scuffia, è robusta e durevole, risulta stabile alle varie andature pur essendo un progetto dell'ultima generazione, divertente e veloce anche per l'uso di equipaggi più esperti.

La deriva sarà inoltre disponibile per i club federali a un prezzo minimo (come previsto dallo stesso concorso) e con molte facilitazioni finanziarie. Per dare il massimo di diffusione alla nuova barca, la FIV sta infatti studiando accordi con società di leasing e con aziende interessate al mondo delle scuole di vela, che nell'ultimo triennio hanno insegnato la vela a una media di 26.000 allievi l'anno.


Le dichiarazioni del vicepresidente FIV Gianfranco Busatti, presidente della Commissione aggiudicatrice del bando per la nuova deriva:

Allargare la base

"La nuova barca federale nasce dalla volontà della FIV di ampliare la base e allargare gli utenti delle scuole vela. Ci siamo accorti di un "buco" nel parco barche dei nostri circoli, tra il singolo di grande successo, l'Optimist, e il doppio di discreto successo, L'Equipe. Serviva una barca da proporre ai ragazzi che non si sentono subito timonieri o prodieri, ma sono comunque attratti dalla vela: e sono tantissimi."

Spirito di squadra e di circolo
"L'obiettivo tecnico di questa barca, poi, è quello di sviluppare una cultura della vela in equipaggio sin da giovanissimi: lo spirito di squadra e anche di appartenenza al proprio club. La vela è uno sport individuale, ma oggi ­p; anche grazie al successo della Coppa America ­p; si propone anche come impegno collettivo, un lavoro di team."

Sentirsi in Coppa America
"Con la nuova barca federale non si farà solo scuola vela: grazie alla grande diffusione che ci attendiamo, e alla stretta monotipia con barche tutte uguali, verrà sviluppata una attività agonistica, non esasperata ma sentita, strutturata con sfide tra i circoli velici FIV. Con una barca che per certi versi ricorda, in scala ridotta, un Coppa America, vedremo regate di flotta o di match race. Immaginiamo soprattutto che i ragazzi si divertano su questa barca: veloce, dotata di gennaker e manovre che coinvolgono tutto l'equipaggio. Un mezzo capace anche di colpire la fantasia dei ragazzi."

La barca di tutti
"Per una scuola vela, anche una sola di queste barche significa la possibilità di portare in mare 5-6 giovani insieme a un istruttore. E senza disdegnare gli adulti: nel bando di concorso si chiedeva di prevedere l'uso anche per 3-4 adulti. In questo modo la deriva federale diviene davvero la barca di tutti, in ogni circolo."

Ideale per lo sponsor
"La FIV lancia questo progetto importante nel momento forse più delicato economicamente. Le risorse ci impediscono di fare investimenti in prima persona per lanciare e promuovere la barca nella quale crediamo moltissimo. Ma questo non ci scoraggia: ci stiamo attrezzando, e contiamo di trovare le risorse esterne che aiutino la federazione a offrire la nuova barca ai circoli, ai quali è destinata in via esclusiva, almeno per il momento, a condizioni uniche: prezzi bassi e comodità finanziarie. Ci muoviamo su tutti i fronti. La barca potrebbe anche avere il nome di uno sponsor: stiamo già vagliando delle proposte."

100 barche subito, 500 in due anni
"Abbiamo bruciato i tempi: il concorso tra i progettisti scadeva il 30 settembre, e il 23 ottobre avevamo già il progetto vincitore. Ora i prossimi passi: prima di tutto gli stampi. Dovremo scegliere un cantiere che garantisca il rispetto dei costi del progetto, la qualità e la durevolezza del prodotto, con cui diventare partner. Lo stesso avverrà per le vele. L'idea è di incaricare un solo cantiere e una sola veleria, per assicurare la stretta monotipia. Quanto alla diffusione, valutiamo la necessità di un primo lotto di 100 barche da realizzare subito. L'obiettivo resta vedere le prime barche nei circoli nella prossima primavera. E se ci sarà il boom che auspichiamo, ogni circolo potrà avere almeno 2 barche. Considerate che abbiamo quasi 600 circoli Realisticamente, puntiamo a 500 barche nel giro di un paio d'anni."


Le dichiarazioni dell'Ing. Silverio Della Rosa, progettista della nuova deriva:

La barca dell'istruttore

"La telefonata della FIV mi ha fatto molto piacere. E' una grande soddisfazione sapere che una mia barca sarà la base per molti nuovi velisti. Mi gratifica di più considerando che mi piace disegnare barche destinate a chi deve imparare a navigare. Io sono istruttore, mi piace insegnare e sono contento di poter dire la mia in tema di barca adatta all'uso didattico. Capisco cosa significa vedere gli allievi contenti. Il mio cabinatino Nytec 23 è nato per la scuola ed è usato da tantissimi anni con successo. La barca deve essere logica come comportamento, non deve sembrare strana all'allievo. Al contempo deve essere divertente e veloce, far capire all'allievo se sta facendo bene o se sta sbagliando."

Una barca tranquilla, con soluzioni moderne
"La barca nasce tranquilla, con molta attenzione alla sicurezza. Ma ci sono concessioni alle tendenze più diffuse di oggi: il dritto di prua verticale e con ingresso fino, il bompresso retrattile, lo scafo stretto, che aumenta la larghezza al galleggiamento con l'equipaggio di 450 chili. Una barca che acquista stabilità navigando: ho lavorato a situazioni limite, e verificato come le ali laterali aumentano la stabilità con uno sbandamento oltre i 25 gradi."

Attenzione a sicurezza e robustezza
"Sempre in tema di sicurezza, ho lavorato alla geometria della coperta pensando alla barca sbandata a 90 gradi, in caso di scuffia. Una volta rovesciata la barca non tende a volare via, non scarroccia facilmente, ed è facile da raddrizzare, perché la deriva è progettata per restare a 30 centimetri dal pelo dell'acqua. La costruzione, l'elbero e le vele sono pensate per la massima robustezza. Sono previste sartie da 4, praticamente le stesse che usiamo su un cabinato di 7 metri. E' un prodotto curato per un uso professionale, pensato per chi insegna la vela per professione.
Il progetto esecutivo segue le specifiche previste dal bando di concorso, dallo scafo alle attrezzature di coperta. Ma è sempre una buona abitudine parlare con il cliente, decidere insieme eventuali piccole modifiche, scegliere un bozzello girevole piuttosto che fisso. Si può lavorare insieme e ottenere il massimo. Anche per le vele sarà importante la collaborazione del velaio: per ora prevediamo una randa tutta steccata e un fiocco non sovrapposto, per facilitare le virate."


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Autore: Federvela.it

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