Il blasone del Circolo della
Vela di Bari sta per arricchirsi di un altro fregio, il più
prestigioso concesso dal CONI alle società sportive attive da
almeno 50 anni: la Stella d’Oro al Merito Sportivo. A
ritirarla, sarà il Presidente Onofrio Mangini, venerdì
prossimo 5 marzo, alle ore 18.00 nel corso della cerimonia
organizzata dal CONI nell’aula consiliare della Provincia, a
Bari.
Un’onorificenza che premia non
solo la longevità del Circolo, fondato nel 1929, ma anche e
soprattutto la lunga ed ininterrotta opera di promozione e
sviluppo dello sport della vela. Un ruolino di marcia
invidiabile: quattro titoli mondiali, altrettanti europei,
trenta titoli italiani, tre partecipazioni alle Olimpiadi.
Ultimissimo successo in ordine di tempo, la convocazione di
Andrea Airò, uno dei più promettenti ragazzi del CV Bari, ai
campionati mondiali assoluti di Laser Radial che si
disputeranno in Australia ad inizio aprile.
Ma a fare onore al blasone
bianco-rosso ci sono anche 1104 tesserati che fanno del CV
Bari il secondo Circolo Italiano, dopo la LNI di Milano e
davanti a sodalizi prestigiosi come il Savoia e lo Yacht Club
Italiano.
“Il segreto del successo, è
cercare il talento senza aspettare che sia il talento a
bussare alla nostra porta” sottolinea il presidente
Mangini, sfatando poi uno dei più banali luoghi comuni: “la
nostra non è una scuola di vela elitaria, organizzata ad uso e
consumo dei figli dei soci. Tutt’altro: chiunque può
iscriversi ai nostri corsi, con un contributo pressoché
simbolico, usufruendo di barche e istruttori. Chi dimostra
attitudini ed impegno entra nella squadra agonistica e viene
seguito ed assistito dalla nostra equipe e con i nostri mezzi
sia in regata che in allenamento”.
In questo momento la squadra
agonistica del CV Bari conta non meno di 200 atleti dai 6 anni
in su. Sette gli istruttori federali, di cui 2 dedicati alla
vela d’altura con corsi di iniziazione e perfezionamento anche
per gli adulti. Quindici derive, due barche monotipo a
chiglia, sei gommoni ed una motobarca, il “parco mezzi”
societario.
Un’attività che non ha avuto
pause neanche quando il Circolo ha dovuto rinunciare a buona
parte degli spazi operativi, resi inagibili dai lavori di
ristrutturazione della sua sede storica, il Teatro Margherita.
“E’ proprio qui il lato
eroico della questione – continua Onofrio Mangini - :
anche con strutture nautiche ridotte a meno di un quarto,
siamo riusciti a continuare il nostro percorso mantenendone
intatti i livelli quantitativi e qualitativi. E questo grazie
alla passione e ai sacrifici di allievi, istruttori e marinai:
è sui loro petti che appunteremo simbolicamente la Stella
d’Oro al Merito Sportivo”.
E quanto durerà ancora l’esilio?
“Meglio non azzardare
pronostici. I lavori al Margherita continuano ma noi comunque
ci stiamo già preparando a ritornare nella nostra sede storica
con 200 posti barca contro i 150 che avevamo prima del
trasloco forzato e un’offerta sportiva sempre maggiore per una
città che crede in noi da 75 anni”. |