Tra il Capo
d'Otranto ed il Gargano, al centro della costa pugliese, sorge questa città, uno
dei centri più importanti del Mezzogiorno; indubbiamente il periodo più indicato
per una breve viaggio nel capoluogo pugliese è quello estivo, quando si può
piacevolmente alternare la visita alle bellezze artistiche con il relax di cui
si può godere sulle numerose spiagge bianche disseminate sul litorale. La
configurazione urbanistica della città è molto particolare, in effetti si
possono distinguere delle zone ben precise: la città vecchia, ovvero la parte
più antica arroccata su di un roccioso promontorio che si estende verso il mare,
e la parte moderna, sorta al principio del XIX secolo per volontà di Gioacchino
Murat (per questo detta "borgo murattiano") nella pianura
immediatamente a sud del vecchio centro, ai margini della quale sorge una delle
opere contemporanee più suggestive della città, lo stadio
realizzato su progetto di Renzo Piano in occasione dei mondiali di
calcio Italia '90; i due nuclei distinti naturalmente presentano notevoli
differenze nella struttura: reticolato irregolare di vicoli e viuzze la parte
vecchia, mentre la parte moderna risulta squadrata regolarmente da ampie vie
rettilinee disposte a scacchiera.
Le origini della città sono collocate intorno all'età del Bronzo, quando
costituiva una provincia della Peucezia; in seguito, fino al 500 a.c., fu
compresa nella Magna Grecia, per divenire quindi colonia romana, secondo alterne
vicende legate alle Guerre Puniche, sino alla caduta dell'Impero d'Occidente; da
questo momento sino all' XI secolo subì una serie di dominazioni, ad opera dei
Longobardi, Bizantini e Saraceni. Successivamente visse un florido periodo dal
punto di vista economico durante la dominazione degli Angioini e degli Aragonesi,
per rivivere un periodo di decadenza con l'oppressione spagnola fino al XVIII
secolo. Quindi venne annessa al Regno di Napoli durante la cui egemonia ebbe
principio una nuova ascesa, quindi venne occupata dai francesi prosperando sotto
Murat, per ritornare nella sfera egemonica dei Borboni ed entrare a far parte
del Regno d'Italia nel 1860.
Tra gli eventi più rilevanti caratterizzanti la vita della città, indubbiamente
la celebre fiera Campionaria internazionale nell'ambito della Fiera del
Levante, istituzione nata nel 1929; questa istituzione ha confermato il
ruolo strategico di Bari quale punto nevralgico nel mercato internazionale in
quanto ponte di convergenza tra occidente e oriente. Altro importante evento da
sottolineare è il Corteo Storico della Caravella che si tiene
in maggio, durante i festeggiamenti del patrono S. Nicola.
Una volta giunti in città, avrà principio la ricerca della sistemazione ideale;
le soluzioni molto confortevoli sono molteplici, a cominciare dagli hotel "top
class" situati vicino alla Fiera, come lo Sheraton Nicolaus e il Villa Romanazzi
Carducci, sempre in zona, di categoria solo leggermente inferiore, si trovano
l'Albergo Residenziale Rondò, il Grand hotel Ambasciatori ed i più accessibili
hotel Boston e Sette mari; se invece si desidera risiedere nel centro, della
città ci sono l'hotel Adria, comodo anche per raggiungere il mare, l'hotel
Orchidea e l'hotel Plaza. Se si preferisce la campagna pugliese, felice
soluzione può essere rappresentata dall'hotel Majesty.
E' giunto il momento di dare inizio ad un giro panoramico della città,
magari concentrandosi sulla "città vecchia" e partendo dalla cosiddetta
Muraglia, cioè la medievale fortificazione sotto la quale, sino al 1930
giungeva il mare, dove una prima tappa può essere rappresentata dal suggestivo
porto vecchio; quindi un'opera architettonica alla quale è
opportuno dedicare del tempo per una visita, è il Castello Svevo,
che oggi ospita la sede della Sovrintendenza ai Monumenti e ai Beni
Artistici della Puglia. Il castello originariamente venne edificato dai
normanni nel XII secolo, quindi in seguito alla distruzione operata dai
Bizantini, fu ricostruito ed ampliato da Federico II nel quadro delle
opere realizzate per rafforzare l'assetto difensivo e a consolidamento del
potere imperiale; subì un'ulteriore ristrutturazione dovuta agli spagnoli al
principio del XVI sec che realizzarono un rivestimento con tre bastioni a
scarpata; degni di rilievo una volta attraversato il fossato, il meraviglioso
cortile interno adornato da decorazioni rinascimentali, la Gipsoteca,
che custodisce dei pregevoli calchi di opere scultoree e decorative ed i saloni
dei piani superiori con splendide bifore e affreschi del sec. XV. Nei pressi di
uno dei punti di accesso al centro storico vi è Piazza del Ferrarese,
ove ha luogo un caratteristico mercato rionale e si trova la chiesa
della Vallisa. Addentrandosi nel fascino borgo molti sono i luoghi e le
opere degne di attenzione, a cominciare dalla Basilica di S. Nicola,
edificata nel periodo che intercorre tra il 1087 ed il 1139 per custodire le
spoglie del santo che arrivavano dall'Asia minore; si tratta di uno dei maggiori
esempi di romanico pugliese, rimaneggiato durante il XVIII sec. con fastose
decorazioni barocche, al momento eliminate per ripristinare il rigore
originario; la basilica è una classica chiesa a tre navate con transetto
sporgente e tre absidi, presenta una facciata tripartita adornata da bifore e
trifore e dai tre maestosi portali. Di notevole rilievo all'interno il ciborio,
che ritrae il santo che incorona Ruggero II, risalente al sec. XII, la
cattedra marmorea del Vescovo Elia, sotto il quale fu cominciata la
costruzione della basilica ed il sepolcro di Bona Sforza, della fine del XVI
sec. Meritano una menzione ovviamente anche la cripta, ove si trova la tomba del
santo, che presenta delle volte a vela sorrette da colonne dotate di capitelli
romanici e bizantini ed il Museo della Basilica di S. Nicola
conserva una serie di preziosi documenti legati al culto di S. Nicola.
Proseguendo il tour della città vecchia a questo punto si può concedere del
tempo alla visita della chiesa di S. Gregorio, la meglio
conservata del periodo bizantino, che al suo interno reca un interessante
crocifisso ligneo del XVIII sec. e dove è ospitata per tutto l'anno la statua di
S. Nicola, che viene trasferita nella Basilica esclusivamente nel periodo della
sua festa; da osservare anche lo splendido arco ogivale angioino,
che divide la chiesa dal duecentesco portico de' pellegrini.
Quindi occorre visitare la cattedrale di S. Sabino, altro
importante monumento romanico della città, innalzato tra il XII ed il XIII sec.
sui resti di un preesistente duomo bizantino raso al suolo da Guglielmo il
Malo. La cattedrale presenta il medesimo impianto architettonico della
basilica, da rilevare che nell'interno i principali elementi scultorei, il
pulpito, la cattedra ed il ciborio sono stati realizzati con materiali di
recupero del XIII secolo; nella cripta della cattedrale sono custodite le
reliquie di S. Sabino. Altra opera di interesse è la vicina chiesa di
S. Giacomo, all'interno della quale sono degni di attenzione il
settecentesco altare maggiore e le tele di Paolo de Matteis e
Ludovico Vaccaro.
Durante il medio evo una colonia veneziana prosperò a Bari, la testimonianza di
ciò è rappresentata dalla graziosa chiesa di S.Marco, edificata
per volontà di marinai e mercanti della Serenissima nel corso del XII secolo,
connotata da un rosone decorato con il leone di S.Marco, simbolo di Venezia.
Nella città nuova, si possono invece osservare delle opere di moderna
architettura, disseminate nell'ambito della parte nuovissima della città tra
Corso Cavour ed il mare, sull'incantevole lungomare. Da
segnalare la Pinacoteca provinciale, edificata in stile
rinascimentale su progetto di Luigi Baffa, che espone tra gli altri,
interessanti cicli pittorici dell'arte pugliese del secolo XIII e
l'importantissimo Museo Archeologico, tra i più prestigiosi
d'Italia per quantità e pregevolezza dei documenti relativi alle antiche civiltà
legate alla Puglia, dalle origini all'età romana. Quindi oltre al celebre
Teatro Petruzzelli, inaugurato nel 1903 e distrutto da un
misterioso incendio nel 1991, va citato il Teatro comunale Piccinni,
i cui lavori vennero cominciati intono alla metà del XIX sec. su progetto
dell'architetto Antonio Niccolini; le decorazioni che ornano il teatro
sono dipinti di Luigi de Luise e Leopoldo Galluzzi.
In seguito a questo primo rapido giro della città è necessario trovare un
po' di ristoro, magari cominciando con un allettante aperitivo; solitamente ci
si reca nella parte vecchia della città, dove si trovano i locali piu' trendy,
aperti e molto animati sino a tarda notte, come "L’ambaradan” e
"Caffe' sotto il
mare". Sorseggiati innumerevoli e deliziosi aperitivi, giunge il momento di
dedicarsi alla ricerca di un ristorante dove poter assaggiare le invitanti
specialità della zona. Da sempre il top della raffinatezza in materia culinaria
a Bari è rappresentato dalla “Pignata”, dove si ha la possibilità di scegliere
tra piatti raffinati e pietanze tipiche della cucina pugliese. Se però amate più
la sostanza che la forma è inevitabile fare un salto “Al Gambero”, ristorante
che si trova sul lungomare di Bari e che, a dispetto dell’aspetto
poco "chic", è
frequentato dalla Bari bene proprio in virtù della qualità delle pietanze che
offre.
Non è difficile scatenarsi nella notte barese, magari al ritmo dei balli latino
americani in uno dei pub piu' frequentati, “La parrilla de Juan” situato nella
zona vecchia della città, particolarmente consigliati agli amanti della cucina
spagnola. Altri pub rinomati sono l’"Acuna matata", dove si degustano piatti
locali e africani, e "La baghetteria" famosa perchè con soli € 2.00 permette di'
farcire il proprio panino di tutti gli ingredienti e le salse possibili ed
immaginabili.
Il dopo-cena in discoteca si svolge soprattutto al "Gorgeus” e al “Sea world”
dove vi sono serate di salsa & merengue. Quindi ci sono il "Baraonda" ed il "Kyb
cafè" se non siete amanti della musica commerciale. Un altro locale molto in
voga e' il “North Wind”, sede delle serate Erasmus, dove i giovani baresi
incontrano gli studenti europei che risiedono in citta'; per chi è disposto a
spostarsi un po' per immergersi in un ambiente ricercato e glamour c'è il
famosissimo "Divinae folliae". Comunque ovunque abbiate trascorso la serata,
prima di andare a dormire non potrete evitare un croissant del noto "il
Dolcetto".
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