Scattata con il consueto spettacolo, alle 6 di questa mattina (ora italiana, le
13 ora locale), la quarta tappa della Volvo Ocean Race, la difficile
Singapore-Qingdao di 2500 miglia. Un vento sui 12-15 nodi e il percorso a
triangolo hanno portato a molta azione. Alla fine del percorso di disimpegno, in
testa era Ericsson 4 di Torben Grael seguito da Puma di Ken Read.
Al rilevamento delle 18:58 UTC (le 19:58 in Italia) è Puma a condurre, con un
miglio di vantaggio su E4, 2 su Telefonica Blue e 3 su Ericsson 3. In queste ore
la flotta, che naviga tutta a vista a 12-13 nodi di velocità in bolina larga,
sta procedendo verso la costa settentrionale del Borneo, nel Mar Cinese
Meridionale e già inizia a dover fare i conti con molta bolina (per ora di
bordata mure a sinistra) nella risalita in latitudine. Nei prossimi giorni
attesi tempi duru e una vera lotta di bordi. Per ora, tanto per cambiare, Puma
ed Ericsson 4 sono praticamente ingaggiate in uno speed test tiratissimo.
La prima difficoltà tattica da superare si presenterà dopo 2 o 3 giorni, quando
skipper e navigatori dovranno decidere se fare rotta ad occidente od oriente
delle ‘Zone Pericolose’, una zona di banchi di sabbia ed atolli ad occidente
dell’isola filippina di Palawan. La rotta ad occidente è più breve, ma le
condizioni ad oriente possono essere meno pericolose.
“Fondamentalmente non possiamo regatare nelle ‘Zone Pericolose’” ha dichiarato
Tony Mutter, timoniere e trimmer di Ericsson 4. “La decisione di virare prima di
quest’area (andando quindi a Ovest) o decidere di andare ad Est dipenderà dalla
direzione del vento. Potrebbe essere il primo punto in cui la flotta si divide.
Se quelli posizionati più indietro si dirigono a Ovest e i primi scelgono di
stare ad Est, i più attardati potrebbero riportarsi sotto.”
La quarta tappa porta la flotta dall'equatoriale Singapore (a 1,4 gradi di
latitudine Nord) a Qingdao (a 36,1 N), città che la scorsa estate ha ospitato lo
sport della vela ai Giochi Olimpici di Pechino e che in questo periodo è
attanagliata dal freddo dell’inverno. Mentre la flotta procede al traverso del
Mare del Sud della Cina, passato Taiwan, in direzione Est del Mare della Cina e
dopo il Mare Giallo, è previsto che le temperature dell’aria e dell’acqua
precipitino sino ad andare spesso sotto lo 0°C. In più il vento e le condizioni
del mare nello Stretto di Luzon, tra il Sud di Taiwan e il Nord delle Filippine,
potrebbe essere terrificante.
“Per i primi 5 giorni non ci saranno problemi, poi due brutte giornate, e quindi
il resto del cammino verso la Cina” ha detto Olsson. “Le due brutte giornate in
cui incorreremo e lo Stretto di Luzon saranno decisivi per il risultato di
tappa. E’’ previsto un vento davvero forte, avremo molta corrente a favore che
sarà però contraria alla direzione del vento. Le condizioni del mare saranno
pazzesche.” |