Un tempo caratterizzato da un vento stranissimo, ballerino sia nella direzione
che nell'intensità, è stato l'avversario più insidioso per gli equipaggi
partecipanti alla quinta edizione del trofeo d'altura "Arnaldo Carofiglio",
organizzato dal Circolo della Vela di Bari in ricordo del suo Presidente
scomparso qualche anno fa. Come da tradizione, anche quest'anno in palio c'era
l'ambito "Timone d'oro", per questa regata che idealmente chiude la stagione
invernale della vela barese.
Un maestraletto in prima mattina aveva fatto ben sperare, ma è stato soltanto
illusorio. Subito dopo la partenza, infatti, il vento è girato a levante, poi a
grecale, per poi affievolirsi e riprendere in maniera assolutamente
imprevedibile. Tant'è che alla fine il comitato di regata, presieduto dal
Presidente FIV-VIII Zona, Raffaele Ricci, ha deciso di abbreviare il percorso,
consentendo così a quasi tutti i regatanti di portare a termine la prova.
Decisione più che lungimirante: nel primo pomeriggio, infatti, il vento è calato
del tutto.
Un trofeo "Timone d'oro" sudato insomma, per i timonieri che meglio sono
riusciti a sfuggire alle trappole di Eolo.
In Categoria Altura è l'X362-S "X Blu", con al timone Giuseppe Ciaravolo (CUS
Bari), a portarsi a casa il prestigioso trofeo. Deve accontentarsi di un secondo
posto "Pervinca", armata da Cosimo Ostuni (LNI Monopoli) e timonata da Roberto
Faenza (LNI Monopoli). Gradino più basso del podio per "Morgan", di Giovanni
Sylos Labini (CV Bari).
In Categoria Minialtura, invece, è Lino Lattanzi (CN Il Maestrale) al timone del
Platù 25 "That's amore" a conquistare il "Timone d'oro". Secondo posto per "Travel"
il Melges 24 armato da Valter Campanile (CUS Bari) e timonato da Raffaele De
Michele (CV Bari), timoniere d'oro nella passata edizione. Bronzo per un altro
Melges, "Extravaganc", di Giuseppe Pannarale (CC Barion). |