La Rolex Olympic Classes Regatta di Miami si è chiusa con le Medal Race tra i
primi 10 in ogni classe. Per la vela azzurra il bilancio è arricchito
dall’argento conquistato dalla giovane romana Flavia Tartaglini nel windsurf RSX
alle spalle della spagnola Martina Alabau. L’azzurra è riuscita a migliorare di
una posizione la sua classifica grazie all’ottimo 3° posto nella Medal Race, che
le ha fatto superare l’inglese Briony Shaw, oltre alle altre rivali di rilievo,
tra cui la polacca Klepacha, la francese Vidal e l’israeliana Korsitz, già
campionessa del mondo.
Nella stessa classe RSX ma in campo maschile il giovane Fabian Heidegger ha
concluso al 14° posto. Vittoria del polacco Myarczinsky, davanti al portoghese
Rodrigues e al francese Launay.
Nella classe 470 femminile Giulia Conti e Giovanna Micol alla fine devono
accontentarsi del 6° posto finale, risultato comunque da considerarsi positivo
visto il livello delle avversarie, ma che con un pizzico di fortuna poteva
essere anche migliore: decisivo il 7° posto in una Medal Race combattuta e
stranissima, basta pensare che in classifica dal terzo al sesto posto ci sono
quattro equipaggi in 1 solo punto. Vittoria olandese con De Koning-Berkhour,
davanti alle francesi Petitjean-Duroux e alle USA Clark-Mergenthaler
Nel 470 maschile Gabrio Zandonà e Andrea Trani chiudono all’11° posto, con il
rammarico di aver solo sfiorato almeno l’accesso alla Medal Race che era
ampiamente alla loro portata. In classifica successo degli inglesi
Rogers-Glanfield (in testa dall’inizio alla fine), davanti agli australiani
Belcher-Behrens e agli spagnoli Martinez-Wood.
Nella classe acrobatica 49er i fratelli Pietro e Gianfranco Sibello chiudono al
10° posto: non è bastato il 6° posto nella Medal Race per recuperare posizioni
in classifica. Qualche motivo di riflessione per gli azzurri, sempre ai vertici
della ranking internazionale, che proprio a Miami un anno fa si erano imposti
con autorità. Vittoria in volata (anche grazie a due OCS per altrettanti rivali
in finale) per gli statunitensi Larson-Spaulding, davanti agli inglesi
Morrison-Rhodes e alla coppia-sorpresa francese Lagraviere-Christidis.
Nella classe Star gli azzurri Luca Modena-Michele Marchesini hanno chiuso
all’11° posto, mancando di un soffio l’acceso alla Medal Race, come Diego
Negri-Luigi Viale, che li seguono al 12° posto staccati di una sola lunghezza.
In classifica successo svedese con Loof-Ekstrom, davanti ai neozelandesi
campioni del mondo Pepper-Giles (vincitori della Medal Race) e ai canadesi
Macdonald-Wolfs. Le posizioni finali degli altri italiani: 27° Simeone-Landolfi,
29° Barovier-Coppola, 32° Santoni-Lambertenghi, 51° Tamburini-Ricci.
Le altre classi olimpiche nelle quali non c’erano azzurri in gara. Podio tutto
nordeuropeo nel singolo Finn, con la vittoria del norvegese Moberg davanti al
danese Hoegh-Christensen e allo svedese Birgmark. Nel Laser vittoria del
portoghese Lima davanti agli australiani Slingsby e Blackburn. Nel singolo
femminile Laser Radial vittoria della finlandese Multala davanti alla lituana
Volungeviciute e alla belga Van Acker. Nel catamarano Tornado successo
australiano con Bundock-Ashby, che precedono gli inglese Mc Millan-Howden e gli
spagnoli Echevarri-Paz. Nel triplo femminile Yngling infine, io podio premia
nell’ordine gli equipaggi di USA, Gran Bretagna e Francia. |