Una Rolex Sydney-Hobart che si annuncia indimenticabile
questa in corso. Secondo il rilevamento delle 10:50 (ora italiana, le 20:50 in
Australia) di oggi, Wild Oats XI sta volando a 18 nodi di media a caccia del
record della regata. Il nuovissimo 30 metri si trova ormai lungo la costa
orientale della Tasmania, a meno di 160 miglia dalla conclusione di Hobart.
Dopo l'eccezionale partenza di ieri, con la consueta cornice di centinaia di
barche e migliaia di spettatori sulle scogliere della Baia di Sydney, Wild Oats
XI ha girato in testa la prima boa del percorso, posta immediatamente fuori
dalle Sydney Heads, e si è diretta verso sud, grazie al previsto vento da NE.
Dopo un! primo calo in nottata, che sembrava compromettere le possibilità di
attaccare il record (detenuto dal 1999 dal Volvo 60 Nokia con l'incredibile
tempo di 1g 19h 48' 02” sulle 628 miglia del percorso), una nuova previsione di
burrasca ha cambiato ancora le carte in gioco. Il vento da NE è aumentato fino a
30 nodi e pare destinato a ruotare a W fino a 40 nodi con il conseguente aumento
vertiginoso della velocità (ma anche delle possibilità di rotture) da parte dei
nuovi super maxi. Wild Oats XI, o il suo immediato inseguitore Alfa Romeo,
posizionato all'ultimo rilevamento a 21 miglia di distanza dal leader, hanno
tempo fino alle 09:08 ora locale di domani (le 23:08 di oggi in Italia) per
concludere la regata a tempo di record. Con una velocità di 20 nodi e 160 miglia
ancora da percorrere, il record pare alla sua portata. La burrasca prevista
potrebbe portare non pochi problemi al grosso della flotta delle 84 barche
ancora in regata in navigazione in queste ore nel terri! bile Stretto di Bass
tra l'Australia e la Tasmania.
Questa la cronaca della partenza e delle prime ore di regata di ieri:
Alla prima boa Rolex posizionata in corrispondenza del mitico ingresso della
baia di Sydney, Wild Oats conduceva Alfa Romeo con un margine inferiore a due
lunghezze.
Le barche in testa sono uscite rapidamente dalla baia e il distacco accumulato
nei confronti degli altri tre Maxi in gara, è stato chiara testimonianza
dell'enorme progresso tecnologico che ha interessato i Maxi negli ultimi due
anni. Dopo i primi 10 minuti di regata, necessari per raggiungere l'Oceano
Pacifico, Skandia si trovava già relegato dietro ai due yacht firmati Reichel/Pugh.
Alle sue spalle, il 92 piedi AAPT che lo scorso anno, con il nome di Nicorette,
vinse la Rolex Sydney Hobart in tempo reale.. Konica Minolta, partita in seconda
fila, alla prima boa registrava già un notevole svantaggio rispetto agli altri
Maxi.
Come da previsioni, quest'anno la parten! za è stata caratterizzata da leggeri
venti da sud est intorno a 8-10 nodi. Le barche più grandi hanno costeggiato il
New South Wales a passo spedito con vele leggermente cazzate su mure a sinistra,
raggiungendo velocità superiori a 15 nodi. Skandia di Grant Wharington, con
l'enorme Code 0 subito issato a prua, ha optato per una rotta particolarmente
sottocosta, volando davanti a una Bondi Beach gremita di bagnati, accorsi per il
giorno di Santo Stefano. Le due barche in testa, invece, hanno deciso di tenersi
più discosti, navigando a circa 2 miglia dalla costa. Gradualmente, Alfa Romeo
ha raggiunto Wild Oats e, due ore dopo il via, è riuscita a portarsi in testa
con un leggero vantaggio. A questo punto della regata, tutti e tre i Maxi in
testa alla flotta procedono con un passo molto superiore rispetto al record
stabilito sei anni fa dal Volvo 60 Nokia. |