Cento e piu’ barche alla partenza, una linea
divisa in due a farfalla (con una barca in mezzo) tutto abbastanza facile
perche’ il fondale dice 3/4 metri. La linea e’ lunghissima, il mare anzi l’Ocean
e’ tranquillo, sempre, sino ad ora, piatto appena increspato ma senza pecorelle,
perche’ ostacolate dalla fortissima corrente di marea e si sente anche la Gulf
Stream in lontananza. Il vento per le prime quattro prove, spirava da nord, 330,
350 a raffichette, un poco ballerine, vai a vedere dov’e’ buono e dove scarso.
E’ tutto molto difficile e infatti anche I piu’ bravi cadono nel buco.
Dopo quattro regate in testa alla classifica vediamo un americano della
California: Reeser Morgan, un secondo un primo poi otto e ancora diciassette, ma
non vuol dire nulla perche’ lo scarto inizia dalla sesta prova.
. Ma veniamo agli italiani
Prima regatta Nicola Celon centra il bersaglio e keyLargo diventa la citta’ dai
mille bianchi velieri come Camogli, infatti "Nico" Celon e’ di origine
camogliese, all’arrivo nessuno degli spettatori esulta, silenzio totale, ma
andiamo alla seconda manche, sono vicinissimo all’arrivo sul motoscafo che e’
sotto la manovra di Mark Reynolds, ancora un italiano primo! Gabriele Benussi,
incredibile il triestino parte bene lascia andare un "piccione" e poi colpisce
con distacco. Gli altri? Gabrio Zandona’ appena undicesimo, Favini (anche se
corre con la Svizzera) male al 24, Ivaldi e Simoneschi di rincalzo attorno al
37/39, Montefusco con Paolacci, Rizzi, Benamati al settimo posto ma poi cadono
nella dimenticanza, insomma KeyLargo la prima notte si parla italiano, alcuni
felici altri propensi alla riscossa.
E usciamo dal canale del Reef Club (appena due metri di fondo) in mezzo alle
mangrovie ai pellicani che ci guardano come dire: dove vanno questi abbelinati?
Il vento e’ sempre da nord con una punta di Blizzard, tanto che ci mettiamo un "giumbotto"
ma il sole e’ sempre perverso. Il solito americano della California ci mette un
primo, sembra essere un pratico locale, ma il Gabriele Benussi e’ li vicinissimo
e finisce terzo, Celon si perde al sedicesimo, Zandona’ perduto al 22, Favini mi
grida che si e’ svegliato e finisce con un bel secondo, il duo Ivaldi Matteo e
Simoneschi Riccardo in ripresa 12 e 15. Certo I numeri sono alti ma bisogna
contare le barche in mare, un plotone infuriato, botte da orbi dopo le prime
dieci imbarcazioni, queste barchette hanno bisogno di velocita’ e se questa non
c’e’ sono dolori.
. Andiamo alla quarta regatta
Sempre ventarello sui 8/10 nodi americani e sempre fresco, il vento sempre da
nord ossia dal Maine innevato (a Bangor –10 l’altra notte). La regata e’ quasi
una noia I buoni resistono ma I brocchi iniziano a sentire la fatica, una lunga
fila indiana (Seminole), vince un altro americano (sono tantissimi, fra i tanti
brocchi anche qualche buono) David Ullman, ma Gabriele Benussi e’ brillantemente
secondo, poi il francese Brenac, Gabrio si sveglia recupera poi perde una
posizione in bolina ma finisce quinto, Simoneschi si scatena e arriva al decimo
posto e fa’ un grande balzo in classifica, Favini si riperde fra le montagne
svizzere e ritorna nel gruppo cosi come Ivaldi . Molti I delusi uno fra tutti ma
e’ sempre in corsa James Spithill che a bordo di Lunarossa ha quel ragazzino
terribile di undici anni che e’ gia’ indicato come il "fenomeno", Il canale
televisivo della Florida per I prossimi giorni da’ bel tempo (con quello che ci
costa vorrei vedere) e pertanto le condizioni saranno sempre le stesse, mare (Ocean)
calmo e vento variabile, sempre sul difficile, nulla e’ perso, tutto puo’
cambiare, speriamo sono in meglio per I colori italiani, per ora "Italian do it
best".
(franco rodino)
. mercoledì 14 dicembre
In testa alla classifica dopo 6 prove è l’italiano MARRACHECH EXPRESS con
Gabriele Benussi al timone, con tre punti di vantaggio sull’immediato
inseguitore. James Spithill (AUS), Campione del Mondo di Match Racing e
timoniere di Luna Rossa Challenge, ha vinto le due prove di ieri, corse con
vento sostenuto, salendo al terzo posto in classifica. Cresce e sale in
classifica (pronto al balzo all'entrata del secondo scarto) il team di JOE FLY
timonato da Gabrio Zandonà, mentre è 10° ALEALI con Nicola Celon. |