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lunedì 21 novembre 2005

VOLVO OCEAN RACE - LE ULTIME DAI MARI DEL SUD


Volvo Ocean Race - Le ultime dai mari del Sud La flotta in regata nella prima tappa della Volvo Ocean Race ha doppiato oggi il passaggio obbligato di Fernando de Noronha, arcipelago al largo del nord est brasiliano. Tale passaggio attribuisce, come noto, dei punti validi per la classifica finale. Primo a transitare alle 01:50 UTC di oggi è stato ABN AMRO ONE (skipper Mike Sanderson) che si è così aggiudicato 3,5 punti. Dietro di lui Team Ericsson, che grazie anche ai punti della inshore race di Sanxenxo mantiene la leadership in classifica generale, e terzo Brasil 1 di Torben Grael.

Al rilevamento delle 16:00 UTC di oggi ABN AMRO One era segnalato con 83 miglia di vantaggio su Ericsson, 84 su Brasil e 87 su ABN AMRO Two.

Intanto da Paul Cayard, che come noto ha deciso di riparare a Cascais la sua The Black Pearl per spedirla poi in cargo aereo a Cape Town per la seconda tappa, giungono chiarimenti sullo stato del Volvo 70 seriamente danneggiato nella tempesta delle prime 48 ore di regata:

”Dopo aver ispezionato a fondo Black Pearl, siamo ora in grado di riferire i danni subiti.
1. Rotta la paratia C a mezza via tra la prua e l'albero. Tranciatura del telaio e compressione del baglio (fusto)
2. Le ”bomber doors” che sigillano la chiglia allo scafo, sono stati strappati via.
3. Un bullone di fissaggio dei perni alla chiglia è stato tranciato
Questi i danni principali. Abbiamo avuto anche un blackout totale degli strumenti nelle prime ore di sabato notte. Il blackout ha incluso anche i computer, per questo non ho potuto scrivere niente; ecco perché è sembrato che le informazioni dalla nostra barca fossero lente o inesistenti. Ero in contatto telefonico con i funzionari di gara.

Domenica la mia priorità è stata riportare a terra la barca. Non è stato facile, perché siamo rimasti intrappolati in una cella di bassa pressione che si era formata oltre la costa del Portogallo, con raffiche di 50 nodi e mare molto agitato. Abbiamo navigato con fiocco da tempesta e Trisail tutto il giorno e domenica notte abbiamo dovuto spesso abbassare il fiocco da tempesta perché la sail area era troppo alta. Queste sono state le condizioni di vento più forti e difficili in cui abbia mai navigato almeno negli ultimi 8 anni.
Poiché il nostro angolo vento effettivo era di circa 80 gradi, abbiamo avuto spesso le onde che si spezzavano sul ponte.

La ragione per cui non ho voluto portare la barca a Cape Town è stata che non ritenevo sicuro navigare senza le ”bomber doors”. Mi spiego: la chiglia si inclina di 40 gradi ai due lati del centro. L'asse di questa rotazione è 150 mm all'interno della barca. Pertanto vi è un foro nel fondo di queste barche, largo circa 400 mm (1,5 ft). Questo foro è il fondo della scatola della chiglia, ”incassata” nella barca. I portelli non solo rendono piano lo scafo durante l'oscillazione da lato a lato della chiglia, ma proteggono anche l'interno della scatola della chiglia dalla forza dell'acqua ad alta pressione. Senza i portelli, il coperchio della scatola della chiglia e le guarnizioni in gomma che sigillano i bracci idraulici che azionano l'oscillazione della chiglia sono esposti all'acqua ad alta pressione. Quando abbiamo scoperto questa situazione domenica mattina, il coperchio della scatola era rigonfiato verso l'alto e deformava i fissaggi, l'acqua entrava a getti nella barca per la forza dei 35 nodi della pressione dell'acqua e le guarnizioni del braccio erano gonfie come mammelle di mucca. Malgrado non sia il tipo propenso a ritirarsi facilmente da una gara, in questo caso ho ordinato immediatamente all'equipaggio di abbassare le vele e rallentare la velocità a meno di 10 nodi.

Ecco che questo particolare danno non si può rimediare con riparazioni di emergenza. I nuovi componenti devono essere costruiti in UK e spediti via aerea e per questo occorrerà almeno una settimana. Poi dovranno essere installati e per fare un buon lavoro occorreranno almeno 3-4 giorni. Potremmo riuscire a fare questo e quindi andare a Cape Town, ma arriveremmo appena prima della inport race il 26, se tutto va bene. Se dovessimo incontrare altre difficoltà durante il viaggio, potremmo perdere la Leg 2. E per cosa, per guadagnare 2 punti?

Ho deciso di non seguire questa opzione ma di trasportare la barca a Cape Town e di rientrare in gara in modo preparato e organizzato. Devo trasformare questa situazione da negativa in positiva. Io e il team pensiamo di aver un piano per riuscirci.

La barca resterà in Portogallo fino al 25 quando verrà trasportata su cargo aereo a Cape Town. Lavoreremo sulla barca prima che parta e al suo arrivo. Speriamo di essere in grado di navigare di nuovo per il 12 dicembre, per alcuni giorni di trial offshore”. (Paul Cayard)


Sito Ufficiale

Fonte: Farevela.net

 Foto Allegata

Volvo Ocean Race - Le ultime dai mari del Sud



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