Erano da poco passate le 8.40 GMT (le 10 e 40 in Italia) quando il navigatore
solitario italiano Franco Manzoli a bordo del trimarano Cotonella ha tagliato la
linea del traguardo di Newport, nello stato nordamericano del Rhode Island,
aggiudicandosi la vittoria assoluta nella regata transatlantica in solitario, la
Faraday Mill Ostar 2005.
Dopo oltre 2.800 miglia di navigazione in condizioni delle più varie, da due
profonde depressioni atlantiche alle brezze leggere della zona di Terranova e
dopo oltre 17 giorni, il velista milanese di nascita ma ligure d'adozione ha
coronato il suo sogno e diventa il primo italiano ad aggiudicarsi la vittoria
assoluta della più storica delle regate in solitario. Un'obiettivo che Manzoli
ha inseguito per più di dieci anni, risale infatti al 1992 la sua prima
esperienza nella Ostar a bordo di un piccolo Moana 27 prestatogli dall'amico e
mentore Franco Malingri, e che finalmente è riuscito a cogliere con una barca
progettata e costruita da sè, nel suo cantiere di Carasco e con l'aiuto di amici
e collaboratori.
Tornato sulla partenza anche negli anni 1996 (quando Giovanni Soldini vinse
nella sua classe) e 2000, con alterne fortune, questa volta è riuscito a
mantenere la calma e la determinazione necessarie e a risparmiare o "lanciare"
la sua barca nei momenti critici.
La Ostar - Original Singlehanded Trans Atlantic Race- nata nel 1960 da una
scommessa fra il celeberrimo Sir Francis Chichester e il colonnello Blondie
Hasler è giustamente considerata come la più prestigiosa delle regate in
solitario e ha contribuito a creare miti del calibro di Eric Tabarly e, più
recentemente, Ellen McArthur. Partita lo scorso 29 maggio a mezzogiorno dal
porto britannico di Plymouth, nella prima fase la regata ha fatto registrare lo
sfortunato ritiro di molti concorrenti a causa delle condizioni meteo
decisamente avverse: sui trentacinque binomi partiti ben sedici hanno dovuto
gettare la spugna. Anche tre degli avversari di Franco Manzoli, prima il
britannico Ross Hobson, poi la francese Anne Caseneuve e il franco-americano
Etienne Giroire sono usciti dai giochi. A quel punto a contendersi la leadership
sono rimasti in tre, Roger Langevin sul cinquanta piedi Branec IV, Pierre
Antoine sul 43 piedi Spirit, e Franco Manzoli, dando vita a una lotta serrata
con un finale al cardiopalmo, basti pensare che solo tre giorni fa Cotonella era
a più di 200 miglia di distacco mentre ieri erano due piccole miglia a separare
Manzoli da Langevin. La scelta tecnica/tattica di tenersi più a nord ha, infine,
premiato Franco (che tutti nell'ambiente conoscono come Ciccio) che nella notte
passata è sempre riuscito a tenere un buon passo. Fino appunto alle 8.41 di
stamane.
"Sono, ovviamente, felicissimo" ha dichiarato pochi minuti dopo l'arrivo in un
contatto telefonico satellitare con il suo team a terra "le ultime 72 ore sono
state belle e stressanti al tempo stesso.
Mi sono trovato a dover inseguire e recuperare sui miei avversari, più grandi e
non certo privi di esperienza.
Ho avuto anche qualche piccolo problema tecnico, prima con il pilota automatico
poi con la randa, ma la mia barca non mi ha tradito e sono riuscito a sfruttare
al meglio la situazione meteo, stando più a nord.
Ho sentito la partecipazione della mia famiglia, dei miei amici durante tutte
queste giornate, è bello e strano essere soli ma avere tante persone vicine. Ora
aspetto l'arrivo dei miei avversari, poi voglio riposarmi un po!" |