“Pegaso”, il 60 piedi di Paolo Montefusco e
Giuseppe Miglietta, ha portato a 8h07’06” il record del tempo di percorrenza
della regata internazionale Brindisi-Corfù organizzata dal Circolo della Vela
Brindisi. La barca portacolori dello stesso circolo ha quasi dimezzato il tempo
stabilito nell’edizione del 1994 dall’imbarcazione “Sagittario” della Marina
Militare Italiana, 13h27’06” che sembrava stregato.
A spingere nel Canale d’Otranto per tutta la giornata di giovedì 9 giugno la
flotta di 93 barche (su 114 iscritte) è stato un costante vento da nord con
picchi di 18 nodi in prossimit! à del canale tra Corfù e l’Albania.
Nella Classe A, in tempo compensato, ha vinto “Moonshine”: la barca pesarese già
vincitrice dell’edizione 2003 della Brindisi-Corfù si è avvantaggiata di un
rating favorevole rispetto a “Pegaso” (Montefusco e compagni avrebbero dovuto
infliggere all’altro maxi un distacco di almeno 1h18” per affermarsi anche in
compensato).
In Classe 1-2 Ims vittoria del Cookson 12 “Polimor Cippa Lippa” di Anteo Moroni
(Lni Pesaro); nella Classe 3 primo in compensato l’X 382 “Chindrea” di Giuseppe
Carella (Lni Brindisi); in Classe 4-5 primo lo Show 34 “Manìa” di Antonio Pulli
(Circolo della Vela Brindisi). Hanno vinto rispettivamente la classe Holiday
riservata alle barche da crociera il Grand Soleil 40 C “Perbacco” di Fabio
Pignatelli (Onda Buena Taranto) e la classe Holiday Sprint lo Sciarrelli 15
“Angelica II” di Antonio Centrone (Lni Monopoli).
La ventesima edizione della regata, cui hanno partecipato yacht di sette
nazionalità ! (dopo gli italiani più numerosi quelli serbo-montenegrini, sette)
è stata dunque caratterizzata da un grosso risultato tecnico ed organizzativo,
oltre che di partecipazione, e da condizioni meteomarine favorevoli con la
“finestra” apertasi dopo la perturbazione del giorno precedente lo start (con
l’emissione di un avviso di burrasca), e causa del rinvio della partenza
originariamente fissata per le 15,30 di mercoledì 8 giugno.
Hanno felicemente completato la traversata “Filìa” e “Juliet”, le due barche con
disabili negli equipaggi che hanno portato nel Canale d’Otranto un forte
messaggio di riscatto sociale e sportivo. |