Dopo Olivier de Kersauson è Bruno Peyron a fare
dietro front, interrompendo il tentativo di Jules Verne e dirigendo la prua del
suo Orange II nuovamente verso le coste francesi. Partito all’alba di mercoledì,
il maxicatamarano aveva realizzato un’eccellente prima giornata di navigazione,
percorrendo circa 580 miglia in 24 ore, quando tra le sei e le sette di ieri
mattina un problema tecnico ha imposto al suo skipper la decisione di rientrare.
“È frustrante – ha dichiarato Bruno Peyron – perché ci trovavamo in delle
condizioni di vento e di mare eccezionali, per continuare la nostra discesa al
portante. Ora dovremo risalire di bolina contro un vento di 35 nodi”.
Attualmente è tenuta nascosta la natura del problema tecnico insorto, come non è
stato ancora annunciato il porto verso cui Orange II si sta dirigendo: Lorient
(la sua base), Brest (più vicina alla linea di partenza) o altrove? Certa,
invece, la volontà di riprendere il largo non appena l’avaria sarà riparata.
Prosegue il suo cammino, intanto, il catamarano gigante di Steve Fosset,
Cheyenne, che nelle ultime 24 ore ha percorso 474 miglia a una media di 19.75
nodi. Sul record stabilito da Orange I nel 2002, dopo 13 giorni di navigazione,
Cheyenne ha un vantaggio di 76 miglia. Raggiunta la latitudine del Capo di Buona
Speranza ma ancora decisamente a Ovest (33° 18’ 44” S e 30° 29’ 62” W la sua
posizione alle 05.10 di questa mattina), Steve Fossett e il suo equipaggio
attendono con impazienza dei venti che gli permettano di guadagnare acqua verso
Est. |