Un importante riconoscimento dell'ISAF, la federvela internazionale, arriva a
sugellare la stagione della vela azzurra: Gabrio Zandoną e Andrea Trani, recenti
campioni del mondo della classe olimpica 470, hanno infatti ricevuto la
nomination dall'ISAF per entrare nel gruppo di grandi campioni in lizza per
l'edizione 2003 del premio "Velista dell'anno ISAF Rolex".
Con Zandoną e Trani, concorrono al premio, che sarą assegnato la sera del 12
novembre a Barcellona durante i lavori dell'Assemblea annuale dell'ISAF, grandi
nomi della vela, tra cui: Russel Coutts (il timoniere di Alinghi), Neville
Crichton (l'armatore del maxi yacht Alfa Romeo), Torben Grael (l'ex tattico di
Luna Rossa), gli australiani Bundock-Forbes (mondiali Tornado). In campo
femminile le nomination sono andate tra le altre all'israeliana Lee Korsiz (neo
mondiale della classe Mistral), alle americane Betsy Allison e Sarah Swett (con
i rispettivi equipaggi della classe Yngling) e alla norvegese Siren Sundby
(iridata classe Europa).
Le nomination sono state stabilite in base alle proposte giunte all'ISAF dai
velisti di tutto il mondo: ora toccherą ai 114 rappresentanti di ciascuna
nazione aderente alla federvela mondiale dare il proprio voto, uno tra i
candidati in campo maschile e uno in campo femminile, per stabilire i vincitori.
Il premio Velista mondiale dell'anno ISAF Rolex compie quest'anno dieci anni. A
consegnare il premio ai vincitori l'ISAF ha chiamato quest'anno il celebre
skipper californiano Paul Cayard. Tra i vincitori delle precedenti edizioni
vanno ricordati: Peter Blake, Teresa Zabell, Isabelle Autissierr, Robert Scheidt,
Ellen MacArthur, Mark Reynolds. Nel 2002 il titolo č andato all'inglese Ben
Ainslie e alle greche Sofia Bekatorou ed Emile Tsoulfa (iridate proprio della
classe 470), che superarono di un soffio l'azzurra Alessandra Sensini, primo
atleta italiano a ricevere una nomination.
"E' una grande soddisfazione essere stati nominati per il premio p; ha
detto Gabrio Zandoną p; vedere il proprio nome in una simile lista di
campioni č gią un traguardo." |