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 LUNEDÌ 16 FEBBRAIO 2009
 VENDEE GLOBE: TRE ARRIVI OGGI A LES SABLES D'OLONNE

Vendee Globe: tre arrivi oggi a Les Sables d'Olonne Les Sables d'Olonne, Francia, 16 febbraio (ore 14)- Marc Guillemot su Safran ha tagliato la linea alle ore 01:21 UTC di oggi: 95 giorni, 3 ore e 19 minuti il suo tempo di regata dopo la riparazione accordata dalla giuria. Per un'ora e venti minuti riesce a conquistare il terzo posto finale, togliendolo a Samantha Davies su Roxy, arrivata sabato.
Alle ore 8:31 è stato il turno di Brian Thompson su Bahrain Team Pindar, che finisce quinto.
L'inglese Dee Caffari ha tagliato la linea alle ore 14:12. 99 giorni, 1 ora e 11 minuti il suo tempo. Chissà se ha trovato più duro il VG o il giro contromano del 2005/2006 (in 176 giorni). Dee Caffari su Aviva è infatti la prima donna ad aver girato il mondo in un senso (al contrario, da Est verso Ovest contro venti e correnti) e nell'altro, questa volta nel Vendée Globe.
Tre giri del mondo, tre storie diverse con le loro peripezie e momenti topici. Sono state dodici fatiche, forse qualcuna in più, per Marc Guillemot. Tra l'assistenza a Yann Elies, i suoi pit stop in isole sperdute e la perdita della chiglia a 1000 miglia dell'arrivo la sua è stata una vera e propria odissea. Emozionante il ritrovo con Yann Elies, salito a bordo dopo il traguardo.
In salita anche la circumnavigazione di Brian Thompson. Anche lui ha navigato con la cassetta degli attrezzi spesso, se non sempre, aperta. A tratti, particolarmente nella risalita dell'Atlantico, è riuscito a fare vedere il potenziale della sua barca. Nel caso di Dee Caffari, sono stati premiati il suo coraggio e la sua tenacia.

Senza chiglia, come di fa?
In caso di perdita del bulbo, l'unica tattica possibile è quella di riempire tutti ballast e centrare i pesi, poi si procede a vele ridotte, una mano sempre sulle scotte, alzando se ce n'è bisogno, le derive laterali (i canard) per non sbandare. Sebastien Josse, che avevamo citato alla fine dell'articolo elenco ritiri su FV di febbraio, aveva visto giusto: "abbiamo guadagnato molto in stabilità quindi in sicurezza", beh, non sono state vane parole. Quello che hanno fatto Guillemot o Jourdain ne è la dimostrazione. Queste barche, infatti, giocano su tutte le stabilità: di peso, di forma...

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FONTE: Farevela.net - Christophe Julliand

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