Il più grosso scossone della giornata è venuto dal match tra il
team sudafricano Shosholoza e il detentore dell’America’s Cup, lo svizzero
Alinghi. A zero punti dopo tre giorni di regate, i sudafricani guidati dallo
skipper italiano Paolo Cian si sono presentati agguerritissimi contro gli
svizzeri guidati dal due volte vincitore dell’America’s Cup, l’americano Ed
Baird.
Nel corso del prolungato dialup di pre-partenza, il timoniere italiano di
Shosholoza ha fatto una performance virtuosa. Cian ha controllato in modo
superbo, riuscendo a lanciare la sua barca in velocità oltre la linea con tre
lunghezze di vantaggio rispetto all’avversario. Di lì in poi le due barche hanno
regatato in fase con i salti di vento, ma la cavalcata di Shosholoza verso una
vittoria storica non è più stata messa in discussione. «E stato il classico
start che ci si ricorderà per un bel po’», ha detto Cian.
Le condizioni meteo erano perfette per la regata, la giornata limpida, una
brezza variabile e calda da nord-est tra i 14 e i 16 nodi con mare piatto nel
canale di Rangitoto.
Nelle altre regate, BMW Oracle Racing ha sconfitto Damiani Italia per 52 secondi
in una regata ravvicinata nei primi tre lati. I due avversari partivano da un
punteggio di due pari nel loro girone. La pre-partenza è stata relativamente
tranquilla, con BMW Oracle che è andata a partire in velocità da destra, mentre
la coppia Bruni/Vascotto è andata a sinistra, per poi virare a destra
immediatamente.
Coutts ha virato davanti ed è andato a sinistra, ma Vasco ha beneficiato di un
salto di vento e si è portato davanti. È stato però per poco e BMW Oracle si è
presentata in testa alla boa di bolina, con 21 secondi di vantaggio. Nel lato di
poppa gli italiani hanno guadagnato terreno mentre le due barche regatavano su
mura opposte, separate di 450 metri, con Damiani Italia a soli 8s di distacco
nel passaggio del cancello di poppa. Il lato successivo è stato caratterizzato
da aria proveniente dadirezione variabile dall’isola di Rangitoto, ed entrambe
le barche hanno preso i giusti salti di vento, prima che BMW Oracle guadagnasse
parecchio in prossimità della boa, portando il suo vantaggio a sei barche di
lunghezza. L’equipaggio di Vascotto e Francesco Bruni non è riuscito più a
recuperare, chiudendo il match con un ritardo di 55s.
La francese Pataugas K-Challege ha combattuto bene contro Emirates Team New
Zealand nel primo lato di bolina, ma poi i kiwi si sono imposti per 1m38s. Il
velista greco Theodoros Tsoulfas di Greek Challenge, invece, ha preso oggi il
timone contro gli inglesi di TEAMORIGIN ed è riuscito a tenere un margine
stretto per due lati: poi gli inglesi sono andati a vincere per 58s.
Alla fine del primo round robin questo il punteggio: Gruppo A – Emirates Team
New Zealand, 4; BMW Oracle Racing, 3; Damiani Italia Challenge, 2; Pataugas K
Challenge, 1; China Team, 0.
Gruppo B – TEAMORIGIN, 4; Alinghi, 2; Luna Rossa, 2; Team Shosholoza, 1; Greek
Challenge, 0.
Dopo una giornata di riposo, le regate riprenderanno giovedì con il secondo
round robin. I mgigliori piazzati fino ad oggi regatano nella Gold fleet:
Alinghi su NZL 84 incontrerà TEAMORIGIN su NZL 92, Damiani Italia Challenge su
NZL 84 se la vedrà contro Emirates Team New Zealand su NZL 92, mentre BMW Oracle
Racing in NZL 92 incontrerà Luna Rossa su NZL 84. Nella Silver Fleet, Pataugas
K-Challenge su USA 87 sarà opposto a Greek Challenge su USA 98, mentre Team
Shosholoza su USA 87 incontrerà China Team su USA 98.
Il sito dell’evento - http://www.louisvuitton-pacificseries.com - è andato
online questa settimana in inglese, francese ed italiano. I resoconti delle
regate, I comunicati stampa, gli articoli e le foto saranno aggiornati
giornalmente. Il sito includerà anche un link per seguire in streaming il
commento radio delle regate originato da Radio BSport Sailing 103 FM di
Auckland.
Le Louis Vuitton Pacific Series sono organizzate in collaborazione con il
Governo della Nuova Zelanda, Emirates Team New Zealand, il Royal New Zealand
Yacht Squadron, la Città di Auckland e SKYCITY Entertainment Group. |