Davvero una splendida giornata quella vissuta oggi nel Golfo di Hauraki, dove
Damiani Italia Challenge, davanti a un nutrito numero di spettatori, ha
annichilito China Team, conquistando il primo punto della sua avventura in terra
neozelandese.
In pratica, la regata tra l'equipaggio della coppia Vascotto-Bruni e quello del
due volte campione del mondo di match race, Ian Williams, è durata giusto il
tempo delle operazioni pre-partenza. Ben supportato dal team, Francesco Bruni è
stato impeccabile e ha chiuso nell'angolo di destra lo skipper britannico,
costringendolo a tagliare la linea con notevole ritardo.
Uscito dal box di partenza con un vantaggio di due lunghezze e con la sinistra
del campo di regata da difendere nel momento in cui il vento raggiungeva il
massimo destro, per il team italiano la regata si è rapidamente trasformata in
una veleggiata solitaria. Merito, nel frangente, di Vasco Vascotto, ottimo
interprete delle continue oscillazioni della brezza, disturbata, nel suo
scorrere verso la Waitemata Bay, dalla complessa conformazione della costa.
Navigando sempre nel buono, Damiani Italia Challenge ha accumulato secondi su
secondi nei confronti di China Team che, sul traguardo, ha accusato un ritardo
di 1'17".
Mossa la classifica, il team italiano ha raggiunto Pataugas K-Challenge a quota
1 punto. I due equipaggi, secondi alle spalle di Emirates Team New Zealand, oggi
dominatore del match con BMW Oracle Racing, si affronteranno nella tarda
mattinata neozelandese di domani.
"E' uno dei giorni più belli della mia carriera: credo di aver fatto bene il mio
mestiere contro un avversario ostico come Ian Williams - ha spiegato Francesco
Bruni, timoniere di Damiani Italia Challenge - Abbiamo fatto una partenza
bellissima, i ragazzi hanno lavorato molto bene e Vasco non ha sbagliato una
chiamata. E' la mia prima vittoria alla ruota di un Coppa America, ma credo che
se continuiamo così altre ne verranno".
"Abbiamo fatto una partenza davvero ottima. I ragazzi hanno seguito Francesco
con le vele. E' stata una regata difficile a causa dei salti del vento, ma
quando sei davanti puoi scegliere e siamo stati bravi a scegliere bene - ha
commentato Vasco Vascotto, skipper e tattico di Damiani Italia Challenge -
Abbiamo chiuso la regata quando ne abbiamo avuto l'opportunità e questo è un
fatto importante. Speriamo ci siano altri giorni così".
"Abbiamo raccolto un punto molto importante, anche perché China Team può contare
su velisti molto bravi. Francesco è stato bravo in partenza e Vasco ha fatto
altrettanto durante la regata - ha spiegato Gabriele Bruni, addetto alle volanti
di Damiani Italia Challenge - Seguendo le sue chiamate non abbiamo corso un
match race puro, giocato sulle vele dell'avversario, ma abbiamo fatto la nostra
gara sui salti di vento, e questo, alla fine, ha pagato molto".
Pool A
Damiani Italia Challenge batte China Team
Emirates Team New Zealad batte BMW Oracle Racing
Riposava Pataugas K-Challenge
Classifica: Emirates Team New Zealand pt. 2; Pataugas K-Challenge, Damiani
Italia Challenge pt. 1; China Team e BMW Oracle Racing pt. 0.
L'equipaggio di Damiani Italia Challenge era composto da: Matteo Auguadro
(prodiere), Corrado Rossignoli (aiuto prodiere), Luca Albarelli (albero),
Cristian Griggio (drizze), Francesco Scalicci (grinder), Massimo Galli (grinder),
Stefano Rizzi (trimmer), Daniele De Luca (trimmer), Nicola Pilastro (grinder
randa), Alberto Bolzan (traveller), Michele Paoletti (randista), Piero Romeo (grinder
volanti), Michele Cannoni (volanti), Gabriele Bruni (volanti) Massimo Bortolotto
(navigatore), Francesco Bruni (timoniere) e Vasco Vascotto (tattico/stretega).
Diciottesimo uomo Giovanni Maspero (team leader). |