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 MARTEDÌ 7 GENNAIO 2003
 NEW ZEALAND SVELA L'ASSO SOTTO LO SCAFO

New Zealand svela l'asso sotto lo scafo Il giorno dell’unveiling, quando le barche rimaste in gara in coppa America (il defender più i due migliori sfidanti) devono “spogliarsi” mostrando a tutti per intero la forma dello scafo ha portato una sorpesa clamorosa. Le barche neozelandesi sono dotate sotto lo scafo di una appendice fissa che ne modifica la forma. Una specie di alettone che parte un metro a poppa della pinna del bulbo e si raccorda poco a prua del timone.

Lo hanno chiamato “hula” (contrazione delle parole hull appendage, appendice dello scafo) e già si candida a essere una delle innovazioni più significative nella storia della coppa America, certo la più importante dalla chiglia a “Y” rovesciata che permise ad Australia II di vincere nel 1983 interrompendo la serie di 132 anni di vittorie statunitensi. “Se meriterà tanta gloria – ha detto prudentemente Tom Schnackenberg, “mente” della squadra neozelandese- lo diranno i risultati. Ma il compiacimento alla base kiwi era palese. Quella della “hula” è in effetti solo la più clamorosa delle diversità delle barche neozelandesi i cui bulbi (la parte posta all’estremità della pinna, 20 delle 25 tonnellate del peso complessivo della barca) risultano decisamente più lunghi di quelli degli avversari.
Se pensate a un barca che ha sott’acqua un coltello al quale è infilato un wurstel non siete molto lontani da quello che è in effetti Team New Zealand. Tanta soddisfazione dei padroni di casa derivava dal fatto che la loro era stata l’ultima base aperta al pubblico. Aveva cominciato alle 8.30 locali lo svizzero Alinghi. Scafo piattissimo sotto, alette a metà di un bulbo non molto diverso da quello visto su Luna Rossa (ITA 45) e New Zealand (NZL 60) cioè le barche della scorsa Louis Vuitton Cup.
Alle 11.30 toccava a Oracle Bmw con il progettista Bruce Farr in persona a dire: “Abbiamo cercato di fare un progetto estremo per puntare alla vittoria”. Lo scafo sotto è molto meno piatto di Alinghi, il bulbo ha forma diverse e, soprattutto, le alette sono a poppa estrema e piegate verso il basso. Ci si interrogava su queste tutto sommato marginali differenze quando, poco dopo, la Nuova Zelanda ha mostrato al mondo di aver ancora intenzione di rimanere la nazione leader nella vela, grazie a una semplice hula.
  :: Sito Ufficiale della manifestazione ::

FONTE: Gazzetta.it

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