“In equipaggio non sarà lo stesso e l’Atlantico è
molto diverso dal Mediterraneo – ha dichiarato
Margherità Pelaschier alla partenza da Palermo – ma ho avuto questa occasione di
fare la traversata dell’Atlantico e ne approfitterò per fare delle prove di
navigazione in solitario in vista della mia sfida a favore dei bambini della
chirurgia pediatrica dell’Ospedale Infantile Burlo Garofolo di Trieste”.
La velista triestina nello scorso mese di ottobre, in occasione della Barcolana,
ha presentato il progetto Libera la vita, libera le vele, una sfida che la vedrà
impegnata nel prossimo mese di marzo sensibilizzare l’opinione pubblica in
merito alle patologie
chirurgiche infantili e raccogliere fondi in favore dei progetti promossi da
A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo
onlus.
Margherita che dall’età di 14 anni ha il desiderio di navigare in solitario,
partirà da Trieste, prima donna italiana a compiere questo tipo di impresa, per
portare messaggi di solidarietà, lettere e disegni preparati dagli stessi
bambini della Chirurgia dell’Ospedale Infantile di Trieste “Burlo Garofolo”,
appesi ai peluche Trudi, ai bambini nelle stesse condizioni ricoverati al
“Gaslini” di Genova.
IL PROGETTO: LIBERA LA VITA, LIBERA LE VELE
CHI: Margherita Pelaschier, triestina 29 anni, sin da ragazzina, sulle orme del
padre Mauro, pratica la vela sia a livello agonistico, ma soprattutto navigando
di tutte le dimensioni. Comandante di varie imbarcazioni da tre anni è
testimonial di ABC portando sul mare la bandiera dell’associazione.
COSA: in solitario da Trieste a Genova, la sfida personale di Margherita
dedicata alle persone che vivono la loro sfida quotidiana
per la vita, come i bambini e i genitori delle sezioni chirurgiche degli
Ospedali Infantili Burlo e Gaslini”.
DOVE: partendo dallo Yacht Club Adriaco di Trieste e arrivando allGenova dopo
circa 2.000 miglia di navigazione intorno all’Italia, navigando prima in
adriatico e poi in Tirreno passando per lo Ionio e lo stretto di Messina.
QUANDO: a metà di marzo circa
COME: L’ imbarcazione che Margherita userà durante il giro d’Italia sarà il
nuovo Alto Adriatico 38’. Il Cantiere Alto Adriatico di
Monfalcone è uno dei leader nella lavorazione del legno, sensibile anche alle
problematiche ecologiche e sociali, con una filosofia aziendale basata sul
rispetto del lavoratore e del lavoro, il Cantiere Alto Adriatico è partner
naturale nel progetto “Libera la vita, libera le vele”. Alto Adriatico 38’ è una
barca ecologica, leggera quanto una in vetroresina, che unisce la metodologia di
costruzione classica del legno a un metodo di taglio e assemblaggio moderni,
senza fabbisogno di manutenzione degli scafi tradizionali.
L’imbarcazione verrà varata ufficialmente a fine gennaio presso lo YC Adriaco,
dove sarà anche visitabile nei giorni antecedenti la partenza.
A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus (www.abcburlo.it) è
nata nel 2005 dall’iniziativa di alcuni genitori
provati dalla dolorosa esperienza per la malattia dei loro figli. Aiuta i
bambini affetti da gravi patologie malformative che
richiedono interventi chirurgici multipli e complessi, ed i loro genitori ad
affrontare più serenamente gli interventi, la malattia,
la permanenza all’Ospedale Pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste, la
riabilitazione post-operatoria, il reinserimento sociale. Inoltre A.B.C.
supporta la ricerca scientifica nel campo della Chirurgia Pediatrica.
Il progetto di Margherita Pelaschier Libera la vita, libera le vele L’evento
sarà reso possibile grazie al sostegno economico di importanti aziende: il
Gruppo Fondiaria Sai di Torino, Sasa Assicurazioni di Trieste e Trudi spa di
Tarcento.
Già fin d’ora è possibile seguirlo attraverso il sito
www.liberalavitaliberalevele.it. Inoltre, attraverso un sistema GPS e
GPRS fornito da Move&do di Trieste leader nel settore del mobile resouces
management, sarà possibile seguire in tempo reale la posizione della barca
durante l’impresa: anche in questi giorni in cui Margherita sta navigando verso
Antigua sarà possibile leggere le considerazioni e i pensieri della giovane
velista triestina che si prepara nella sua impresa. |