Battendo One World anche nella quarta regata
della semifinale di ripescaggio, il sindacato americano di San Francisco
Oracle Bmw ha conquistato la finale della Louis Vuitton Cup. Incontrerà lo
svizzero Alinghi al meglio delle 9 regate a partire dal prossimo 11 gennaio.
L’ultimo atto di questa semifinale è stato avvincente. One World, che aveva
l’obbligo di vincere 5 regate in fila per superare l’ostacolo delle
semifinali, ha giocato il tutto per tutto. Con vento da 9 a 15 nodi McKee
(tattico della barca di Seattle) ha indovinato il primo salto del vento e
portato in testa One World alla prima boa della regata con ben 59” di
vantaggio. Non era mai successo in nessuna boa nelle tre regate precedenti e
pareva davvero un buon auspicio per riaprire la contesa.
Oracle però non si è perso d’animo, Dickson
stavolta non ha lasciato la ruota di One World dopo la prima bolina, ha in
qualche modo condotto la rincorsa. Nella prima poppa un piccolo recupero, poi
di nuovo indietro nella bolina successiva, quindi il momento decisivo.
All’inizio della seconda poppa, cioè appena passato la metà della regata, One
World aveva ancora 48” di vantaggio. Mc Kee ha chiamato la strambata in
manovra scegliendo il lato sinistro del percorso (quello alla sua destra).
Quando in boa è arrivato Oracle invece non ha strambato, ma è sceso lungo il
lato destro. Nemmeno allora One World ha pensato di seguire il suo avversario,
ma ha spavaldamente continuato sull’altro lato.
Per una decina di minuti è sembrato che Mc Kee
avesse ragione, ma poi, inesorabilmente Oracle, lontano in quel momento ben un
chilometro dal suo rivale, ha preso più vento ed ha compiuto il sorpasso che
ha definitivamente ucciso le speranze di One World. In un solo lato, la barca
timonata da James Spithill ha perso 1’26”. Da lì in avanti Oracle ha
semplicemente controllato l’ultimo “bastone” della regata chiudendo con 1’04”
di vantaggio. “Pensavo di andare in finale, è vero – ha ammesso lo skipper di
One World Peter Gilmour- ma Oracle è stato obiettivamente più forte”. |