C’erano tutti… tranne il vento
E’ ormai tradizione: Volvo Cup parte da Alassio.
E quest’anno Comune di Alassio, Circolo Nautico al Mare, Marina di Alassio e
Capitaneria di Porto ce l’hanno messa davvero tutta per fare le cose in grande.
Del resto le premesse di avere un grande spettacolo sportivo c’erano proprio
tutte, almeno a giudicare dal numero degli iscritti e dal livello degli
equipaggi pronti al via.
Il Porto Luca Ferrari si è quindi presentato ai regatanti al meglio, con una
attenta distribuzione dei numerosi carrelli, ma soprattutto con la novità
CasAlassio, interamente arredata da Uno Più (come del resto casa Volvo) per
accogliere gli equipaggi prima e dopo le regate.
Insomma c’era davvero tutto… tranne il vento.
Se giovedì sera i primi equipaggi sono arrivati accolti da un sole caldo, e da
un leggero, benevolo ponentino, il primo giorno di regata è stato invece
caratterizzato da una pioggia fitta e da un vento debole, appena sufficiente per
una prova, che certo non ha tolto la voglia di competizione.
Nella giornata di sabato se il meteo ha risparmiato la pioggia, non è stato
certo più benevolo con il vento e le temperature tutt’altro che primaverili.
Le barche escono dal porto nella tarda mattinata alla ricerca, insieme alla
barca comitato di un alito di vento che permetta di spiegare le vele. Nulla da
fare anche il tradizionale ponentino del primo pomeriggio sembra essersi
dimenticato della Baia di Alassio.
Si ritorna in porto a mani vuote.
Lo spirito però è quello di sempre: CasAlassio accoglie tutti quanti in attesa
della premiazione di Volvo Cup 2005.
In attesa dei protagonisti birra Pedavena per tutti, mentre per gli equipaggi
l’appuntamento atteso è anche quello con Conte of Florence che ad ogni tappa
produce, appositamente per Volvo Cup un capo d’abbigliamento personalizzato con
l’appuntamento velico.
Ad Alassio i regatanti hanno avuto un’elegante felpa nei colori Volvo Cup
bianco, rosso e blu: una linea che, visto il successo e la richiesta, per il
primo anno sarà messa in distribuzione anche nei negozi Conte of Florence.
E alle 18,30 sotto la tensostruttura alassina non ci sono solo gli equipaggi in
attesa della premiazione ma anche il M° Mario Berrino, inventore e curatore del
celeberrimo Muretto di Alassio.
Comune e CNAM Alassio hanno infatti in serbo una sorpresa: raccogliere la firma
di uno dei velisti più blasonati della storia della vela italiana per trasporla
su una piastrella colorata da affiggere sul Muretto.
Dodo Gorla non se lo aspetta, da giorni gli organizzatori gli stanno intorno
perché, ignaro, non manchi l’appuntamento. Fedele alla promessa data, lui è lì e
certo non nasconde l’emozione del momento.
La firma sul Muretto certo non è un oro olimpico ma, a suo modo, consegna alla
storia colui che l’ha apposta.
Di questo Dodo Gorla, che Alassio la conosce bene, è consapevole.
“Davvero non me l’aspettavo – dichiara – e questo gesto mi commuove
profondamente”
L’applauso di tutti i presenti, che non hanno bisogno che gli si ricordi cosa e
quanto Dodo abbia vinto, è poi l’attestato di stima più grande.
Subito dopo la premiazione e a consegnare i premi agli equipaggi una madrina
d’eccezione: Sarita Stefani, Miss Muretto 2005.
C’è grande entusiasmo e la mancanza di vento e di regate sembra forse
dimenticata grazie anche al ricordo dell’edizione 2005 di Volvo Cup conclusa con
un Campionato Italiano a dir poco estremo.
“Altro che estremo – commenta Nicola Celon vincitore al timone di “Aleali” di
Ezio Amadori per la classe Melges 24 – nell’ultima prova abbiamo perso il bulbo,
ma è stato davvero impagabile. Divertimento e adrenalina pura. Regatare con
quaranta nodi di vento è stato possibile solo grazie alla competenza del
Comitato di Regata e a queste barche che sono davvero eccezionali. E che il
circuito sia stato apprezzato da tutti lo dimostra il numero degli iscritti alla
tappa di Alassio”.
Sabato mattina il cielo è ancora grigio e il vento ancora sembra mancare
l’appuntamento con la Volvo Cup. Il rischio è di vedere annullare la tappa (sono
infatti necessarie almeno tre prove per poter stilare la classifica e assegnare
il trofeo).
Esce il Comitato di Regata e dietro di lui tutte le barche. Forse si parte
davvero.
Il vento è debole tre quattro metri appena, ma costante e regolare nella
direzione. Via alla prima prova della giornata, la seconda della tappa.
Parte bene Riccardo Simoneschi su “Nautica” e parte bene anche il corinthian
(non professionisti) “Maga” timonato da Marco Pezzini e Nicolò Saidelli che su
“Bloody Melges” scappa via all’inseguimento dei primi e gira la prima bolina
addirittura secondo.
Tradito dal vento sul secondo bordeggio si ritroverà però quattordicesimo al
traguardo, mentre Simoneschi proseguirà la sua corsa primo sulla linea di
arrivo. Secondo “Maga”, terzi Sandro Montefusco al timone di “G&BL”, con Roberto
Benamati alla tattica.
Il vento è ancora debole, sembra addirittura calare. Il Comitato attende un
lieve miglioramento. Ma le condizioni non sembrano mutare e il tempo utile per
dare il secondo start della giornata sta per scadere.
Alla fine equipaggi e comitato sono d’accordo per dare il via.
Alle 15,15 il secondo start. Le barche trovano l’allineamento verso il gommone
del controstart, si incastrano, si ammassano sulla boa e qualcuno viene spinto
fuori dalla linea, altri invece ritardati o rallentati. C’è confusione la
partenza è valida e le barche fuori allineamento ripetono la partenza, quasi
tutte. Rimangono fuori Simoneschi che su “Nautica” vede sfumare così il podio
della tappa, ma anche “Poizon Rouge” del ginevrino Jean Marc Monnard.
Partenza ottima invece per Montefusco e Benamati su “G&BL” davanti a tutti fin
dalla prima bolina. All’inseguimento una vera sorpresa della tappa e della
classe: “Chimera” di Alessio Muciaccia del Circolo Canottieri Barion. “Abbiamo
scoperto Volvo Cup e i Melges lo scorso anno – confessa Alessandra Boscaino – ed
è stata subito grande passione. Oltre ad ospitare la seconda tappa del circuito
monotipi e la prima di quello Optimist, abbiamo deciso di scendere in campo
personalmente e abbiamo messo insieme un gruppo di otto velisti di età compresa
tra i 25 e i 35 anni, tutti rigorosamente non professionisti ma con la grande
passione per la vela e una grande esperienza anche se in altre classi”.
Da questa esperienza il successo nella prima tappa Volvo Cup.
Già, perché “Chimera” chiuderà al secondo posto la terza prova conquistando il
tredicesimo posto assoluto il primo tra gli equipaggi Corinthian.
Al terzo posto Nicolò Saidelli che questa volta non sbaglia nulla: ottima
partenza e ottima gestione del percorso e della regata. E’ terzo al traguardo ed
esulta insieme a un equipaggio che la dice lunga sulle intenzioni dell’armatore
genovese: Matteo e Francesco Ivaldi, Claudio Betti e Leonardo Chiarucci.
Tra i “big” si segnalano le partenze poco brillanti di “Joe Fly” e
“Firebolt-Online Sim” ma i grandi recuperi nel corso delle tre prove che hanno
permesso a Maspero-Benussi e a Ubertalli-Martinez-Bressani di conquistare
rispettivamente la decima e l’undicesima posizione assoluta.
E alla fine è proprio Sandro Montefusco a conquistare il gradino più alto del
podio di questa insolita tappa.
“Tutto bene, e tutto splendidamente organizzato – commenta scherzando Roberto
Benamati – del resto quando si vince come trovare qualcosa che non va? Scherzi a
parte questa tappa, con vento leggero ci ha permesso un ottimo allenamento anche
per affiatare sempre il team con Sandro Montefusco, un connubio nato per i
mondiali di Key Largo dove ci siamo comportati egregiamente”.
Come dicevamo tra i corinthian l’esordiente “Chimera” conquista la prima
posizione seguita da “IFM Maga” di Marco Pezzini e da “Mas Amantes” di Oscar
Tonoli.
Ma i Melges 24 non erano gli unici a lottare con il vento nelle acque della Baia
di Alassio.
In acqua ben quattro le classi impegnate nella conquista dell’ambito trofeo:
Melges 24, Ufo 22, H22 e Laser SB3.
Dopo la positiva esperienza della passata stagione anche per il 2006 si
rinnoverà questa importante intesa di collaborazione che ha portato
all’istituzione, nell’ambito della Volvo Cup, del Circuito Italiano Volvo Cup
classe H22.
Tre primi piazzamenti consecutivi lasciano pochi dubbi sul vincitore: Andrea
Felci dell’Associazione Nautica Sebina al timone di Black-Cocif- Loro Piana fa
letteralmente man bassa tra gli undici iscritti della classe. Un terzo posto e
due secondi piazzamenti nell’ultima giornata vedono sul secondo gradino del
podio Daniel Schroff su “Lay Line”.
Terzo Alberto Valli su “Alpitour” dello Yacht Club Acquafresca.
Quello degli Ufo 22 è un gradito ritorno, dopo l’annullamento della tappa, la
scorsa stagione, a causa delle neve. Quattordici al via nelle tre prove. Su
tutti primeggia “Irritec” del timoniere Luca Chirieleison.
“E’ un bilancio positivo quello di questa tappa anche se le condizioni del vento
non sono state ottimali. Ma, si sa, in questo sport è così. Ci vuole molta
pazienza e capita anche che questa pazienza non venga premiata. In ogni caso per
noi è andata benissimo: abbiamo trovato un’ottima organizzazione e abbiamo
comunque fatto tre buone prove. Per certi versi regatare con questo vento può
essere più difficile, bisogna tenere conto anche delle correnti”
Quello dei Laser SB3 è invece una vera novità protagonista di un’autentica
esplosione di popolarità proprio in questa stagione 2006.
I vincitori, con due primi e un secondo posto arrivano dallo Yacht Club
Cagliari. Su “Transdunker” è Siamenau Uladzimir a conquistare il più alto
gradino del podio. Secondo Luca Bacci su “Basquiat 2” seguito da “CCCP” di
Yevgen Kushchiyenco del Circolo velico Le grotte.
Per tutti i tradizionali premi in argento cui si è aggiunto per i vincitori di
ogni classe e della categoria Corinthian dei Melges 24 il nuovo Crono Yact Timer
di Sector, Fornitore Ufficiale della Volvo Cup.
Con la tappa alassina di Volvo Cup parte anche la terza stagione di “Vela” il
format televisivo dedicato al mondo delle regate su Sky Sport: la prima puntata
andrà in onda il 13 aprile e sarà dedicata proprio alla prima tappa Volvo Cup
2006. Ulteriori servizi e approfondimenti sono stati realizzati dalle telecamere
di Sailing Channel, in onda nei prossimi giorni nel format Regatta. |