Pronostici sbagliati. Tutti pensavano che One World, al momento di scegliere l'avversario da incontrare nel recupero dei
quarti, preferisse gli svedesi di Victory o in alternativa la stessa Luna
Rossa. Invece il consorzio di Seattle, sfruttando quasi tutto il tempo a sua
disposizione, ha deciso di affrontare Stars Stripes, il sindacato di Dennis
Conner che ha appena eliminato gli inglesi. Agli uomini di Francesco de
Angelis toccano così gli scndinavi e si tratta, sulla carta, di un impegno non
insormontabile, almeno guardando gli ultimi risultati. Ma in questi casi
fidarsi è assolutamente vietato. Non fosse altro perché Victory - fra tutti
gli sfidanti - è quello che ha iniziato prima questa campagna di Coppa, si è
allenata molto nel golfo di Hauraki, ha un progetto articolato alle spalle, ha
ingaggiato ottimi marinai a cominciare dal timoniere Jesper Bank, due volte
medaglia d'oro ai Giochi olimpici, l'ultima a Sydney nei Soling.
I motivi che hanno indotto One World ha fare
questa scelta sono forse di carattere campanilistico. Gettare fuori dalla
mischia il team di Dennis Conner è sempre un motivo di vanto, soprattutto se
le ultime regate non sono andate benissimo: lo 0-4 con Oracle era stato
preceduto da un secondo round robin poco esaltante. Sia questo o un altro il
motivo, a Prada è toccata Victory, barca affidabile (progettata da quel Mani
Frers che nel 1999 era nel gruppo dei progettisti di Luna Rossa) che nei due
confronti con il gruppo di Bertelli è uscita sconfitta. Ma quella in arrivo è
tutta un'altra sfida: per la prima volta il sindacato italiano andrà in acqua
sapendo che non ci sarà un'altra occasione per riprovarci. |