10/08/05 - La notizia della morte di Marco Lai si è sparsa a macchia d'olio. Da
qualche mese Marco era in stato di incoscienza, non reagiva più agli stimoli
esterni. Durante una trasferta ad Alghero, per seguire i ragazzi dei 420, un
infarto lo ha colpito. Trasportato all'ospedale di Sassari sono subentrate
ulteriori complicazioni. Trasferito a Cagliari Marco ha passato un breve periodo
in cui sembrava ci fosse qualche barlume di speranza ma, dopo qualche giorno la
situazione è peggiorata fino a farlo cadere in stato di incoscienza. Così fino a
ieri notte. Quando muore uno di noi è sempre difficile dire qualcosa. Con
l'aiuto di alcuni dei suoi tanti amici abbiamo provato a raccontare qualcosa di
lui.
Alla fine degli anni 70 compare allo Yacht Club Cagliari questo strano
personaggio coi baffoni e grandi e spessi occhiali da vista. Subito gli viene
affibbiato il sopranome "COBRA". Insieme a Egidio Bianchi ha acquistato un FD
Bianchi e Cecchi da Salvino De Muro. In quel periodo l'FD è la classe regina del
golfo e lui per essere esordiente se la cavicchia. Al club simpatizza coi
ragazzi giovani, mostrando già da subito che il suo carattere lo portava ad
essere uno di loro. Si cimenta, con l'altura, al timone di una barca di Luciano
Dubois. Poi lo vediamo in regata sugli Hobie Cat. Ma la sua vera vocazione venne
fuori quando suo figlio Andrea iniziava ad interessarsi alla vela e alle regate.
Ecco che si trasforma in accompagnatore e, vista la sua disponibilità, gli
vengono affidati più equipaggi in occasione delle trasferte. Andrea ingrana bene
e, sotto la sua guida, vince in coppia con Pierpaolo Massoni il titolo Italiano
420. Marco diventa l'allenatore ufficiale della squadra 420 YCC. Il suo impegno
è totale e diventa più importante del suo lavoro. Dalla penisola arrivano
diverse proposte e ingaggi per allenare altre squadre, ma tutte puntualmente
rifiutate. La sua dedizione alla classe 420 lo porta a diventare Segretario
Nazionale, carica che ha mantenuto fino a ieri. Questa è la carriera velistica
di Marco Lai, che detta così non rivela che personaggio con la P maiuscola sia
stato.
Ciao Cobra. |