Continua il Campionato Invernale della IV zona
per la Classe Contender.
Sicuramente uno dei piu' affollati Campionati Invernali di Derive italiano con
ben 24 barche sulla linea di partenza. Il successo della manifestazione e' da
attibruire al delegato zonale Roberto Usai ed alla flotta di Bracciano, che
caricate le barche sui carrelli si sono spostati al mare sul lido nord di Roma.
Ecco il racconto della prova del 28 Novembre.
Appuntamento per la Classe per l'ultima prova prima delle feste natalizie al 19
Dicembre.
Commento di Carlo Ristori
In una giornata di sole, calda in maniera imbarazzante visto il periodo, si è
svolta la 3° prova del primo round del campionato invernale di S.Marinella.
Come di consueto nutrita la flotta Contender che contava ben 24 equipaggi, con
la crema della crema della IVa zona presente al gran completo.
Il vento stentava a presentarsi, ma verso le 12 la giuria decideva di dare la
partenza con una bava da 230° molto instabile di intensità attorno ai 7 - 9
nodi.
Gran parte della flotta decideva di prediligere il lato sinistro del campo, solo
pochi optavano per il lato destro, notoriamente più efficace sul campo di
S.Marinella.
Ma per fortuna in questo sport nulla è dato per scontato, e guarda caso una
migliore pressione ed una direzione sostanzialmente costante, davano un buon
vantaggio a coloro che avevano scelto sin dall'inizio il lato sinistro.
Nulla di male per Poddighe che, in perfetto assetto da combattimento per venti
leggeri e senza onda, ormai padrone della sua Cicada della quale conosce le
singole cuciture dei singoli ferzi (ma non gli si smutanda mai??!!??), pacifico
e ostinato tagliava tutto il campo di regata fino a riprendere i fuggitivi del
lato buono.
Questi erano rappresentati in primis da Usai, seguito da Manno e via via gli
altri che son troppi per citarli tutti... uno sugli altri però va menzionato:
Luigi Salimbeni, credo per la prima volta in contatto con i primi della flotta -
e che flotta - si piazzava al 4° posto della prima bolina.
La prima poppa vedeva un duetto ben distanziato che duellava sul lato sinistro
del campo, Manno al terzo posto che optava, assieme a molti altri (Salimbeni,
Scandellari, Landò per citarne alcuni), per il lato destro e il resto della
flotta che più o meno si teneva al centro, tranne Zecca che andava decisamente a
sinistra.
Alla bolina le posizioni erano le seguenti: Poddighe si faceva Usai che non
gradiva, Manno di risveglio da una poppa stile bagno turco riusciva a mantenersi
terzo seguito da Salimbeni e Landò, con un certo distacco si precipitava sulla
Boa un gruppone formato da Ristori, Scandellari, Baronio, Zecca, Cartolano ecc.
ecc.
In testa ormai i giochi erano fatti e strafatti (pensando a Poddighe lo
strafatto potrebbe far pensare male...), con Poddighe che controllava Usai che
controllava Manno che non controllava nessuno perché gli altri erano tutti
troppo distanti.
Nelle retrovie invece la lotta era dura..... Salimbeni e Landò andavano a
sinistra, Ristori faceva uno stocchetto a destra e virava per tornare dove il
campo aveva dato buono al primo giro; Baronio, Granatelli e Scandellari si
allungavano a destra fiutando il vento nuovo.
A quel punto Salimbeni scuffiava in virata (a sua discolpa c'è da dire che era
in avaria con lo stick), Landò proseguiva attirato inesorabilmente dalle coste
Sarde, mentre Ristori ritornava a destra per non farsi infilare dagli arrembanti
Baronio, Scandellari e Granatelli.
Una volta sulla lay line Ristori guidava il plotone e si avvicinava alla boa
dove succedeva un po' di tutto.... Baronio si prodigava in un approccio un
"tantino" impiccato e sfoggiando doti da danzatrice del ventre (lui e la sua
povera barca) dondolava e virava forse anche abbatteva e faceva la riverenza ad
una boa che paziente lo stava a guardare: ma te voi levà dalle palle sembrava
dirgli.... Le sue acrobazie al rallentatore mettevano nei pasticci il povero
Cesaroni che non trovando uno spiraglio, con Baronio a far da diga, si allargava
per passare sopra e virava, Scandellari invece si infilava tra la boa e Cesaroni
e toccava la Boa... Insomma un bel cinema, peccato che nessuno fosse alla
macchina da presa.
Dal pasticcio uscivano bene, oltre a Ristori ormai avanti, Landò che aveva
abortito il viaggio in Sardegna per questioni professionali, e Granatelli
seguito da Baronio e dagli altri un po' su di giri per proteste e accidenti
vari.
I tre avanti sembravano aver tracciato la via e gli altri si accodavano con un
mesto bordo a sinistra, se non che, a turbare la calma serafica del plotone, il
vento si ammosciava quasi a zero, a quel punto Ristori strambava per andare a
destra a coprire Baronio che in poppa filo con zero vento aveva un ottimo
passo... se avesse potuto misurare la VMG ne avremmo viste delle belle.... Sta
di fatto che Landò restava dove era con Granatelli, Ristori se ne andava
decisamente a destra e Baronio restava nel mezzo preferendo far fare alla sua
barchetta...
Ed in definitiva aveva abbastanza ragione. Infatti al termine, con il vertice
della classifica ormai assegnatissimo (per i distratti: Poddighe, Usai e Manni),
solo Ristori riusciva a resistere alla poppa di Baronio che quindi rosicchiava
altre due posizioni a scapito di Landò e di Granatelli.
Seguivano gli altri come da classifica.
Morale della favola: il mare oggi è stato quasi capriccioso come il lago...
oppure: i plasticoni vanno....(che scoperta) ma in definitiva: sempre meglio una
giornata mediocre in vela che una ottima al lavoro.
Buon vento
Classifica dopo la 3a prova
1 - Usai
2 - Poddighe
3 - Manni
4 - Baronio
5 - Landò
6 - Zancopè
7 - Cesaroni
8 - Granatelli
9 - Di Mario
10 - Ristori
11 - Scandellari
12 - Zecca
13 - Peretti
14 - Sestili
15 - Cartolano
16 - Pachì
17 - Germani
18 - Salimbeni
19 - Leonardi
20 - Rondelli
21 - Millefiorini
22 - Capozzi
23 - Argentina
24 - Natoli |